inversione I. del sesso Caso estremo della intersessualità, in cui un individuo di un sesso a un certo momento della vita si trasforma acquistando i caratteri e la funzionalità del sesso opposto. È un fenomeno normale in tutti gli ermafroditi consecutivi, che funzionano prima come maschi, poi si trasformano in femmine o, più raramente, viceversa (per es., i Cimotoidi, Crostacei Isopodi parassiti dei pesci, vari Molluschi, i fiori di alcune Fanerogame ecc.).
In genetica, mutazione cromosomica in cui un segmento di cromosoma risulta invertito rispetto alla normale sequenza di geni. Un’i. eterozigote (in cui sono presenti un cromosoma con sequenza di geni normale e il suo omologo con sequenza invertita) riduce il numero di gameti normali mediante due processi: o inibisce il processo di appaiamento dei cromosomi omologhi alla meiosi o, se l’appaiamento avviene, elimina selettivamente i prodotti del crossing-over. Perché l’appaiamento possa avvenire normalmente, infatti, si devono determinare delle configurazioni ad ansa; un crossing-over all’interno dell’ansa dà origine a cromosomi acentrici (privi di centromero) o dicentrici (con due centromeri). Gli individui portatori di i. eterozigoti pertanto possono essere sterili o dare origine ad aborti, in quanto presentano un gran numero di gameti anomali.
Conversione, con mezzi chimici e fisici, di uno stereoisomero in derivati che presentano configurazione opposta, come si riscontra nella i. di Walden (➔ Walden, Paul). Sebbene non sia detto che le reazioni di i. comportino un cambiamento del segno di rotazione della luce polarizzata, ciò avviene in diversi casi, come nella i. per idrolisi del saccarosio, destrogiro, a una miscela di glucosio e di fruttosio, levogira (che prende appunto il nome di zucchero invertito). L’i. di configurazione è tipica delle reazioni di sostituzione che avvengono con meccanismo bimolecolare (SN2). Si ha i. anche nelle reazioni di racemizzazione (➔).
inversione I. delle righe spettrali Fenomeno per il quale, come previsto da G.R. Kirchhoff, le radiazioni che una sostanza in date condizioni può emettere hanno la stessa lunghezza d’onda di quelle che, a parità di condizioni (e in particolare di temperatura), può assorbire.
inversione I. di popolazione Si ha quando, contrariamente alla situazione che si realizza in condizioni di equilibrio termodinamico, la popolazione di uno stato eccitato di energia E2 di un sistema atomico o molecolare è maggiore di quella di uno stato di energia E1 < E2. Tale fenomeno si presenta in particolare nei processi di emissione stimolata che sono alla base del funzionamento dei laser.
I. del rilievo Indica la disposizione topografica in cui è presente una conformazione inversa rispetto a quella della struttura geologica. Per es., una sinclinale corrisponde a una zona topograficamente più elevata, mentre una anticlinale è sede di una depressione valliva. Il processo di i. si realizza a causa della erosione differenziale che si esplica in modo diverso tra rocce tenere e dure. Lo stesso fenomeno si può verificare anche in zone fagliate; in questo caso le parti più alte topograficamente corrispondono alle zone ribassate, mentre quelle più basse e quindi più depresse corrispondono alle parti sollevate lungo il piano di faglia.
Asse di i. In mineralogia, elemento di simmetria complesso, mediante il quale alcuni elementi cristallografici, come facce, spigoli ecc., ricoprono i loro equivalenti dopo una rotazione attorno a un asse associata a una i. rispetto a un punto posto al centro di tale asse.
In geometria, i. rispetto a un cerchio (o a una sfera), o anche i. per raggi vettori reciproci, è la trasformazione, rispettivamente piana o spaziale, così definita: fissato un cerchio (o una sfera) di centro O e raggio r, l’i. fa corrispondere a ogni punto P, distinto da O, il punto P′ della semiretta OP, tale che OP∙OP′=r2 (fig. 1). È in ogni caso una trasformazione quadratica involutoria, avente come punti uniti i punti del cerchio (o della sfera) di centro O e raggio r e come rette unite le rette per O. Nel piano le rette non passanti per O si mutano nei cerchi per O, e viceversa; i cerchi si mutano in cerchi. Scelti due assi cartesiani per O, le coordinate x′, y′ di P′ sono legate a quelle x, y di P dalle equazioni:
x′=r2x/(x2 + y2), y′=r2y/(x2+y2).
I punti fondamentali della trasformazione sono O e i punti ciclici; vale a dire, al punto O (e lo stesso vale per i punti ciclici) non corrisponde un punto ben determinato: precisamente, se il punto P viene fatto tendere a O lungo una linea l, il punto P′ tende al punto improprio della retta tangente in O a l: così, la retta c tangente in O alla curva l è asintoto per la curva l′ (fig. 2). L’inverione è spesso impiegata allo scopo di analizzare il comportamento di una curva in un suo punto singolare.
I. acuta dell’utero Nel parto, complicanza del secondamento, consistente nell’affondamento della parete dell’utero nella cavità stessa dell’organo, talora fino al rovesciamento completo in vagina. È dovuta all’incompleto distacco della placenta, che durante il secondamento, specie se manuale, trascina con sé la parete uterina. La cura consiste nella riduzione immediata del viscere.
I. del gradiente termico dell’atmosfera Fenomeno in conseguenza del quale la temperatura dell’atmosfera invece di diminuire aumenta al crescere della quota; si osserva, spesso con cielo sereno, in vicinanza del suolo durante la sera o la notte, particolarmente d’inverno, e ciò perché il forte irraggiamento del suolo fa diminuire la temperatura di questo e degli strati d’aria più bassi, con esso a contatto, in misura maggiore rispetto agli strati d’aria più elevati.
inversione I. di corrente In elettronica, procedimento mediante il quale si inverte, con un apposito commutatore, il verso della corrente in un circuito. In particolare, l’i. di una corrente continua è il procedimento in virtù del quale si ottiene una corrente periodica, e specificatamente alternata, da un generatore di corrente continua.
inversione I. di fase Procedimento mediante il quale si ricava da una tensione o da una corrente variabile un’altra tensione o corrente in opposizione di fase con la prima (➔ invertitore).
inversione I. dei comandi In aeronautica, si verifica quando azionando un dato comando si ha un effetto diverso, e talora contrario, rispetto a quello normale. Può dipendere da effetto aeroelastico, dovuto alla deformabilità delle strutture alle quali sono vincolate le superfici di comando, deformabilità crescente con la velocità di volo. Per es., se l’ala è poco rigida a torsione, può presentarsi l’i. dell’effetto del comando dell’alettone da una certa velocità v in poi. Se si considera una sezione dell’ala, l’abbassamento dell’alettone provoca, assieme all’aumento della portanza (che serve a fare ruotare il velivolo), un incremento del momento torcente aerodinamico che deve essere equilibrato dalla resistenza a torsione dell’ala; se questa non è sufficientemente rigida, il momento aerodinamico svergola eccessivamente tutta l’ala diminuendone l’incidenza e si può avere, invece di un aumento, una diminuzione della portanza per effetto della diminuita incidenza; il velivolo dunque ruota in senso contrario a quello desiderato e normale. Fatti concettualmente analoghi possono verificarsi per i comandi di coda se la fusoliera è poco rigida. I. di comandi possono aversi anche per altre cause, in particolare a velocità subsoniche piuttosto elevate (dipendentemente dalla conformazione e dallo spessore massimo percentuale dei profili), per il fatto che il gradiente di portanza (e quindi di momento longitudinale) della coda, dopo aver avuto un andamento crescente con il numero di Mach anche assai maggiore di quello previsto dalla teoria nel caso di spessori massimi percentuali bassi, presenta una brusca caduta, eventualmente seguita da una risalita, a seconda dello spostarsi delle onde d’urto locali, dorsale e ventrale, lungo il profilo. I. di spinta In un turboreattore, cambiamento della direzione del getto dei gas di scarico provocato da apposito dispositivo (inversore di spinta), per ottenere un’azione frenante in fase di atterraggio.