Germoglio assai raccorciato con l’aspetto d’una grossa gemma, di forma spesso ovata, sotterraneo; i b. sono frequenti nelle Monocotiledoni (giacinto, tulipano ecc.). Il fusto del b., chiamato disco, ha forma di cono molto slargato alla base, su cui s’inseriscono le foglie (squame del b. o catafilli) più o meno carnose per le riserve che contengono. Dalla base del disco spuntano numerose radici avventizie, mentre gli scapi fiorali si formano dalla parte opposta, in diretta prosecuzione con l’apice del disco. Quando le foglie, sotterranee, sono ampie, a forma di tunica e inguainate una nell’altra, il b. si dice tunicato (per es. cipolla); squamoso invece quando sono meno larghe e disposte a embrice (per es. Lilium). Talora, per es. nella cipolla marina, solo la parte basale della foglia è carnosa e sotterranea. Il bulbotubero (o b. solido) si differenzia dal b., per avere le riserve non nelle squame fogliari, ma nella parte caulinare che s’ingrossa a guisa di tubero mentre le foglie che l’avvolgono rimangono sottili (per es. zafferano, muscari).
Struttura simile per forma a un b. vegetale. B. dell’aorta Tratto espanso col quale l’aorta si origina dal cuore. B. del duodeno Denominazione radiologica della prima porzione del duodeno. Nel contorno del b. si distinguono: la piccola e la grande curvatura, la base verso il piloro coi recessi inferiore e superiore, e l’apice che si continua nel ginocchio superiore del duodeno. B. olfattorio Porzione più craniale, pari, del rinencefalo o cervello olfattorio. È un centro olfattivo di 1° ordine caratterizzato dalla presenza di formazioni peculiari, dette glomeruli olfattori, a cui giungono le fibre nervose provenienti dalla mucosa olfattoria e dalle cellule mitrali; i neuriti di queste abbandonano il b. e formano i tratti olfattori. B. del pelo Ingrossamento della base della radice del pelo, formato da cellule epiteliali in attiva divisione che ne determinano l’allungamento. È cavo e dà ricetto a un’ansa capillare e a vari elementi connettivali che formano la papilla dermica del pelo. B. spinale Tratto del sistema nervoso centrale interposto tra il ponte di Varolio (dal quale è separato dal solco bulbo-pontino) e il midollo spinale; è detto anche midollo allungato (➔ midollo). Si chiamano sindromi bulbari le sindromi neurologiche determinate da lesione circoscritta del b. spinale: rispetto a quelle spinali e degli emisferi cerebrali, sono caratterizzate da una particolare combinazione dei sintomi (sindromi alterne: deficit di moto e di senso in parte nello stesso lato della lesione, in parte nel lato opposto); le sindromi pseudobulbari, dovute a lesioni multiple degli emisferi cerebrali, per la distribuzione dei deficit ricordano le sindromi bulbari vere e proprie ma clinicamente ne differiscono perché i singoli sintomi si impiantano in tempi successivi. B. dell’uretra Nell’uomo rigonfiamento posteriore del corpo cavernoso uretrale. È ricoperto dal muscolo bulbocavernoso, muscolo pari che dalla parte posteriore del bulbo giunge fino in vicinanza della sinfisi pubica. Dal b. è avviluppata l’uretra bulbare, porzione dilatata dell’uretra perineale, alla quale sono annesse le ghiandole bulbouretrali, che secernono un liquido vischioso e incolore. B. della vena giugulare Tratto iniziale della vena giugulare esterna. B. vestibolovaginale Nella donna, formazioni erettili, analoghe a quelle dell’uretra maschile, situate lateralmente all’uretra e alla vagina.
Per il b. oculare ➔ globo
B. di percussione, protuberanza convessa che rimane sulla faccia di distacco di una lama o scheggia litica; indica il punto dove è stato applicato il colpo per staccare la scheggia o lama dal nucleo.