uretra Canale che collega la vescica urinaria con l’esterno e costituisce quindi l’ultima parte delle vie urinarie.
Nell’uomo l’u. ha lunghezza di 16-18 cm, e oltre che al passaggio dell’urina serve anche a quello del liquido seminale. Il calibro non è uniforme. Si distinguono: la parte prostatica, la parte membranosa corrispondente al passaggio del canale uretrale attraverso il piano perineale, e infine la parte cavernosa o peniena, che presenta nel tratto iniziale una dilatazione del lume (bulbo uretrale) ed è caratterizzata dalla presenza di tessuto erettile che fa parte del pene. Ai fini clinici l’u. è invece distinta in anteriore e posteriore: la prima corrisponde alla parte peniena, la seconda a quella membranosa e prostatica. Lo sbocco dell’u., o meato uretrale, si presenta come una fessura posta alla sommità del glande. La mucosa uretrale è ricca di piccole estroflessioni (fossette o lacune di Morgagni) e di ghiandole (ghiandole di Littré); nell’u. anteriore è presente lo sbocco delle ghiandole bulbouretrali di Cowper e nell’u. posteriore quello delle ghiandole prostatiche e dei dotti eiaculatori.
Nella donna l’u. è lunga circa 3 cm e il meato uretrale si apre nel vestibolo della vagina. Uretrorrea Termine generico che indica la presenza di secrezione uretrale; si adopera soprattutto per indicare la secrezione mucosa che può comparire al meato uretrale in seguito a eccitamento sessuale, dovuta a iperattività delle ghiandole uretrali (uretrorrhea ex libidine).
Uretrite Infiammazione dell’u. che si rivela obiettivamente con secrezione mucosa o purulenta (filamenti uretrali nell’urina dovuti a muco, pus e cellule uretrali) e soggettivamente con bruciore nella minzione. La forma più importante e più nota è quella blenorragica, che nella sua forma acuta presenta fenomeni infiammatori, con abbondante secrezione, talora mista a sangue; nella donna decorre generalmente in modo attenuato. Oltre all’u. anteriore può essere colpita anche la posteriore, con disturbi urinari più accentuati e intorbidamento dell’urina. Nell’uretrite blenorragica cronica, oggi più rara, la sintomatologia è molto attenuata, ma è sempre possibile una riacutizzazione, come pure le complicazioni. Molto frequenti, specie nell’uomo, sono le uretriti non gonococciche, dovute a germi miceti e virus, che presentano in generale scarsa gravità e contagiosità ma sono spesso resistenti alle cure. Esistono, infine, forme amicrobiche e forme asettiche. Uretrocele Diverticolo uretrale: di osservazione non frequente, può essere congenito o acquisito da dilatazione (per calcoli, traumi ecc.) o da perforazione (rottura di ascessi, cisti ecc.). Uretrocistite Infiammazione di u. e vescica, che può verificarsi, tra l’altro, nella blenorragia acuta. Differisce dalla semplice cistite, per la presenza di secrezione uretrale e degli altri segni clinici dell’uretrite. Uretrolitiasi Presenza o formazione di calcoli nell’uretra. Uretropatia Termine generico designante una qualsiasi affezione dell’u.: uretropatie asettiche, affezioni acute dell’u. non infettive; vi appartengono forme molteplici (termiche, traumatiche, chimiche, tossiche, da sostanze irritative; da allergia, da eccitazione erotica, da neoplasie). Uretrorragia Emorragia che ha origine dall’u.; si manifesta con la fuoriuscita di sangue fresco indipendentemente dalle minzioni; il fenomeno può essere accompagnato dalla contemporanea comparsa di ematoma perineale e, in caso di rottura dell’u., dal riscontro, mediante palpazione, del cosiddetto globo vescicale, indice di cospicua ritenzione urinaria.
In diagnostica, uretrografia, esame radiografico dell’u., previa introduzione nel canale uretrale di un mezzo di contrasto (se l’esame interessa anche la vescica, si parla di uretrocistografia). Uretroscopia Esame endoscopico che consente la visualizzazione di anomalie o di alterazioni patologiche (stenosi, infiammazioni croniche, calcoli, neoplasie) del canale uretrale; si esegue mediante l’uretroscopio, con il quale si possono introdurre dispositivi per praticare, all’interno dell’u., medicazioni di vario tipo.
In chirurgia, uretrectomia, asportazione parziale o completa dell’u., praticata per il trattamento dei tumori maligni uretrali. Uretroplastica Intervento di chirurgia plastica che ha per scopo la ricostruzione dell’u., solitamente maschile, distrutta o mancante per malformazione congenita (ipospadia, epispadia). Vi appartengono i vari tipi di uretroautoplastica (consistente nella ricostruzione dell’u. peniena con tratti di tessuto del pene, del prepuzio, dello scroto, della vescica, della cute circostante, o per innesto cutaneo) e di uretroomoplastica (mediante innesto di uretere o di appendice). Uretrolitotomia Intervento di asportazione di calcoli dall’u.; l’uretrolitotripsia è la frantumazione dei calcoli. Uretrorrafia Intervento di sutura dell’uretra. Uretrostomia Abboccamento dell’u. alla cute del perineo; trova indicazione come intervento derivativo temporaneo (interventi sull’u. peniena), o permanente (interventi demolitivi per tumore). Uretrotomia Incisione delle pareti uretrali, per la rimozione di corpi estranei (calcoli incuneati), nella eliminazione di stenosi cicatriziali ecc.; può essere attuata attraverso l’incisione esterna o per via endoscopica mediante uretrotomo, che si compone di una guida metallica sulla quale scorre un piccolo bisturi a lama triangolare.