Nella tecnica delle costruzioni, sinonimo di spigolo. Unito al nome di una particolare struttura o modanatura (per es., f. muro, f. cornice), indica anche il piano, in genere orizzontale o verticale, che è tangente alla struttura considerata e la lascia tutta da una parte; tali locuzioni sono adoperate specialmente quando si assume il piano come riferimento per determinate misurazioni.
In meccanica si dà il nome di f. a ogni solido tubolare di piccolissima sezione, perfettamente flessibile e inestensibile, capace di resistere soltanto a trazione e atto quindi a rappresentare in prima approssimazione una fune. Date le piccole dimensioni delle sezioni trasversali e le caratteristiche di resistenza, un f. può essere confuso con la curva luogo dei baricentri delle sezioni trasversali ( direttrice del f.) e da essa rappresentato: si usa parlare perciò, con riferimento a f., di linee materiali anziché di solidi tubolari. Su un f., di estremi A e B, siano fissati un verso positivo di percorrenza, per es., da A verso B e, concordemente, un sistema di ascisse curvilinee s; sia t il versore della tangente. Se il f. è soggetto a una forza attiva ripartita di intensità f e a una forza vincolare ripartita di intensità ϕ, e si indica con τ la grandezza della tensione (diretta secondo la tangente), nel generico punto del f. in condizioni di equilibrio dev’essere soddisfatta l’equazione
ricordata come equazione vettoriale indefinita o equazione fondamentale della statica dei fili. Ai due estremi, per l’equilibrio, devono essere applicate due forze FA e FB soddisfacenti alle condizioni
,
essendo τA tA e τB tB le tensioni in A e in B. In un punto intermedio in cui agisca una forza concentrata F si ha un punto angoloso con un salto Δ(τ t) di tensione: per l’equilibrio dev’essere Δ(τ t) + F = 0. Un f. non soggetto a forze ripartite, ma soltanto tirato agli estremi, assume andamento rettilineo e la tensione si trasmette inalterata da un estremo all’altro. Se il f. è soggetto soltanto a una forza attiva, di orientamento invariabile da punto a punto e uniformemente ripartita lungo la direttrice del f., la curva secondo la quale esso si dispone è una catenaria: è il caso di un f. omogeneo soggetto unicamente al suo peso (cavi telefonici, elettrici ecc.); in questo caso la tensione varia da punto a punto e raggiunge il suo massimo nei punti più alti, il suo minimo nel punto più basso. Sempre in assenza di forze concentrate e di reazioni vincolari ripartite lungo il f., se la forza attiva ha orientamento invariabile da punto a punto ed è uniformemente ripartita in direzione normale alla propria direzione, il f. si dispone secondo una parabola (come approssimativamente si verifica per le funi dei ponti sospesi). Un f. di cui si possa trascurare il peso, e non soggetto ad altre forze attive, teso fortemente su una superficie priva di attrito si dispone secondo una geodetica della superficie medesima e la tensione si trasmette inalterata da un estremo all’altro; non così invece in presenza di attrito. Se un f. è in equilibrio sotto l’azione di due forze FA e FB applicate agli estremi A e B e di un sistema Σ di altre forze concentrate in punti intermedi, tutte appartenenti a un medesimo piano, la sua configurazione è il poligono funicolare che connette le forze di S e ha per primo e ultimo lato, rispettivamente, le rette di applicazione di FA e FB.
F. caldo Elemento sensibile degli amperometri termici, detti appunto a f. caldo: un f. metallico, sottile, attraversato dalla corrente da misurare, si riscalda e perciò si allunga facendo spostare l’indice dello strumento.
Elemento sensibile degli anemometri a f. caldo: nel f. viene fatta scorrere una corrente di intensità nota; dal bilancio termico fra il calore sviluppato nel f. per effetto Joule e quello asportato dal fluido che lambisce il f., si deduce la velocità del fluido stesso.
F. diamantato Cavetto di acciaio inossidabile, su cui vengono infilate perline di concrezione diamantata, spaziate fra loro per mezzo di molle o di distanziatori di plastica. Per la maggior velocità di taglio ha pressoché sostituito il f. elicoidale per tagliare e lavorare marmi e pietre pregiate; il suo impiego si è esteso anche alla demolizione controllata di grandi strutture in cemento armato. Il f. è disposto in un circuito chiuso il cui sviluppo complessivo è circa il triplo della lunghezza del taglio e viene fatto scorrere con velocità di 30-40 m/s sulla roccia da tagliare.
F. elettrico F. metallico (di rame, alluminio o bronzo fosforoso) usato per condurre una corrente elettrica, e quindi come elemento di collegamento tra generatori e apparecchi utilizzatori, come elemento di linee per la trasmissione di energia o di segnali o come elemento di macchine elettriche.
F. magnetico F. di materiale ferromagnetico usato nei registratori magnetici a f. per la registrazione dei suoni.
F. pilota In una rete elettrica, linea ausiliaria adoperata per eseguire misurazioni o comandi. Anche, nelle linee canalizzate, f. metallico di cui ci si serve per tirare lungo la canalizzazione i cavi elettrici.
F. a piombo F. sottile e flessibile portante a un estremo una massa pesante, generalmente metallica, a forma di solido di rotazione appuntito in basso e con l’asse di rotazione sul prolungamento dell’asse del filo. Il f., fissato per un suo punto e abbandonato in quiete all’azione della gravità, individua la verticale del punto. Con il f. a piombo è possibile determinare la proiezione verticale di un punto su una superficie, controllare la verticalità di una retta o di un piano (per es., dello spigolo o della facciata di un muro). F. di resistenza F. costituito da materiale ad alta resistività usato per realizzare resistori a f. e riscaldatori elettrici.
F. schermato F. ricoperto da una guaina isolante, a sua volta ricoperta da una guaina di piombo o da una calza metallica, agente come schermo elettrostatico.
F. di sospensione Sottile f. (metallico, di quarzo, di quarzo metallizzato) cui, in alcuni strumenti di misurazione, è appeso l’equipaggio mobile; talora, oltre che compiti meccanici, i f. di questo tipo assolvono anche compiti elettrici, adducendo corrente all’equipaggio dello strumento.
F. di torsione Qualifica che si dà a un f. di sospensione di cui si sfrutta, a fini di misurazione, l’elasticità di torsione: è il costituente essenziale della bilancia di torsione e di altri strumenti, per es. galvanometri, che a quella si ricollegano.