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anello

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Cerchietto di metallo, per lo più prezioso, che si porta infilato nelle dita delle mani come ornamento, come simbolo del vincolo matrimoniale, come insegna di dignità.

Arte

In Egitto l’uso dello scarabeo come sigillo mobile montato in un cerchio si ebbe dalla IV dinastia; dalla XVIII vi fu anche l’a. con castone piatto inciso. Degli a. d’oro cretesi-micenei, usati come sigilli, con castoni ellittici incisi e figurazioni complesse, rimangono impronte fittili. I Fenici diffusero l’a. a castone ellissoidale con figure di animali allineate in zone; a tali motivi succedono, nel 6° sec. a.C., quelli ionici. Nel 5° sec. a.C. l’a. greco ed etrusco-italico è a castone ovale; in Etruria sono diffusi a. con scarabeo e gemme incise entro castoni decorati. Nei sec. 4°-3° il castone si arrotonda ed è spesso inciso con figure femminili sia in Grecia sia in Magna Grecia, fiorente centro di produzione. Nel mondo tardo-ellenistico e romano, oltre agli a. con gemme, che divengono sempre più pesanti e decorati da paste vitree, corniole o sardoniche, tra foglie o volute ai lati, compaiono a. a serpente; tipicamente romani sono gli a. con chiave o con moneta. In epoca paleocristiana perdurano le forme classiche e ai simboli pagani si sostituiscono quelli cristiani. Nell’Alto Medioevo si diffonde un maggior cromatismo e, insieme con pietre dure, si assiste all’uso di paste vitree e di castoni a cabochon o cloisonnés; gli a. bizantini hanno figure sacre in smalto, agemina o niello. Dal sec. 13° la decorazione a smalti champlevé si estende anche lungo il cerchio; nel nord Europa compare l’a. a staffa. Dal sec. 14° vengono create forme decorative che si moltiplicano nel Rinascimento. Le mode, e con esse le scelte dei materiali e delle pietre, hanno condizionato le fogge degli a. nei secoli successivi. Conoscono favore nel Barocco l’a. a giardinetto, nel sec. 18° quello alla marquise e, durante l’età napoleonica, l’a. con cammei antichi. Ancor più dal Novecento l’a. ha risentito dei cambiamenti della moda: con il liberty si prediligono motivi floreali, smalti e pietre preziose. Durante gli anni 1920 e 1930 prevale il platino per a. a solitario con un’unica pietra preziosa montata a giorno, castone a fondo aperto che dona alle pietre maggiore luminosità, o a griffe. Nel ventennio successivo predominano a. massicci in oro giallo, sostituiti in seguito da montature più leggere, nuovamente in oro bianco o platino, con pietre disposte a formare motivi astratti.

Del valore simbolico dell’a. è esempio in Roma antica l’ a. senatorio, prima concesso a coloro che andavano in ambasceria, poi esteso ai senatori e ai cavalieri. Già in Roma però l’a. più importante era l’a. nuziale (cingolum o vinculum), preceduto da quello di fidanzamento (a. pronubus), simbolo della fede reciproca tra i coniugi. Nella Chiesa l’a., proprio di vescovi, cardinali e pontefici, è segno di autorità e sigillo di vera fede e di unione tra pastore e diocesi. L’a. delle monache ricorda il mistico sposalizio con il Signore. L’a. del pescatore, menzionato per la prima volta in una lettera (1265) di Clemente IV, sigla atti pontifici e reca nel cristallo di rocca l’immagine di s. Pietro sulla navicella in atto di pescare; esso viene rotto alla morte del papa.

Fisica

Per l'a. di accumulazione a fasci collidenti ➔ anèllo di collisione.

Matematica

In algebra moderna, ogni insieme di elementi nel quale siano definite due leggi di composizione (o «operazioni»), da dirsi convenzionalmente «somma» e «prodotto». La somma soddisfa le seguenti proprietà: 1) proprietà associativa: a+(b+c)=(a+b)+c; 2) proprietà commutativa: a+b=b+a; 3) risolubilità dell’equazione: a−x=b, per ogni coppia a, b dell’insieme (da cui l’esistenza dello «zero»: a+0=a). Il prodotto soddisfa le seguenti proprietà: 1) proprietà associativa: a(b c)=(a b)c; 2) proprietà distributive (a «sinistra» e a «destra»): a (b+c)=a b+a c; (b+c) a=b a+c a. Non si richiede né che il prodotto sia commutativo, né che esista un’operazione inversa del prodotto (una «divisione»). Se il prodotto è commutativo, l’a. si chiama commutativo; se l’operazione di prodotto è invertibile, l’a. è un corpo. Esempio di a. è l’insieme dei numeri interi (positivi e negativi); questo a. è commutativo, ma non è un corpo. Così è un a. l’insieme dei polinomi in una o più indeterminate (somma e prodotto hanno qui il significato abituale).

Si chiama sottoanello (o subanello) di A un sottoinsieme proprio di un anello A che sia a sua volta un a.; un subanello I di A si chiama un ideale se il prodotto di un elemento di I per un elemento qualsiasi di A è ancora un elemento di I. Gli ideali hanno particolare importanza perché a essi sono legati gli omomorfismi dell’a., la costruzione dell’a. quoziente ecc.  A. quoziente: a ogni subanello B di A è legata una suddivisione di A in «classi modulo B». Due elementi, a e a′, di A, appartengono a una stessa classe mod B se la loro differenza appartiene a B. La classe alla quale appartiene a si indica con {a}; a si dirà un rappresentante della classe. Le due operazioni essendo così definite:

formula

ha senso parlare di «somma» tra classi e, se B è un ideale, anche di «prodotto» tra classi, perché, se a′ appartiene alla stessa classe di a, e b′ alla stessa classe di b, a′+b′ e a′b′ appartengono rispettivamente alla stessa classe di a+b e di ab. Si vede allora che le classi mod B formano un a. omomorfo ad A, che si definisce appunto come l’a. quoziente A/B. Per es., nell’a. degli interi, i numeri pari formano un ideale.

Medicina

In anatomia, si chiamano a. molte aperture naturali quali l’a. ombelicale, l’a. inguinale ecc.; per estensione prende tale denominazione qualsiasi struttura anatomica a disposizione circolare. A. del grande adduttore Nella coscia l’orifizio inferiore del canale di Hunter, al livello del quale i vasi che vi passano (arteria e vena femorale) possono venire facilmente compressi nei movimenti dell’arto inferiore.

In neurologia l’ a. di Kayser-Fleischer è la pigmentazione corneale giallo-brunastra, di grande valore diagnostico, riscontrabile nella malattia di Wilson (degenerazione epatolenticolare).

In patologia, si definisce a. erniario l’orifizio, quasi regolarmente circolare, in cui s’impegna un viscere nell’erniarsi.

Tecnica

In artiglieria sono dette a. di centramento e a. di forzamento le corone di rame che abbracciano rispettivamente la parte anteriore e la base del proiettile, la prima allo scopo di tenere il proiettile centrato nella canna evitandone lo sbattimento e la seconda destinata ad essere incisa dalla rigatura per imprimere al proiettile il necessario moto di rotazione.

Vedi anche
orecchino Ornamento inserito nel lobo dell’orecchio, forato, o fermato a esso con scatto a molla, o con vite. In coppia o attaccato a un singolo orecchio, l’o. è usato in costumi tradizionali di molti gruppi umani. Nelle tre forme del pendaglio attaccato al lobulo perforato, della buccola o anellino inserito, ... La Tène Stazione archeologica sul Lago di Neuchâtel, nella Svizzera occidentale, dove, nel 1855, furono rinvenuti nel Canale di Thièle circa 2500 oggetti, per lo più spade, punte di lancia, umboni di scudo, finimenti equini, fibule e anelli. Tali rinvenimenti costituiscono un complesso tipologico talmente caratteristico ... oreficeria L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto. Tecniche di lavorazione I metalli che sono impiegati nella fabbricazione degli oggetti di o. sono oro, argento e platino. Il platino è sempre usato puro; l’oro e l’argento invece ... matrimonio Unione fisica, morale e legale dell’uomo (marito) e della donna (moglie) in completa comunità di vita, al fine di fondare la famiglia e perpetuare la specie. Antropologia Se inteso nella sua definizione minima, come unione fra un uomo e una donna, tale che i figli nati da questa unione siano riconosciuti ...
Indice
  • 1 Arte
  • 2 Fisica
  • 3 Matematica
  • 4 Medicina
  • 5 Tecnica
Categorie
  • MANUFATTI in Archeologia
  • TECNOLOGIA BELLICA in Ingegneria
  • ALGEBRA in Matematica
Tag
  • PROPRIETÀ COMMUTATIVA
  • PROPRIETÀ ASSOCIATIVA
  • SOTTOINSIEME PROPRIO
  • CRISTALLO DI ROCCA
  • ARTO INFERIORE
Altri risultati per anello
  • Anello
    Enciclopedia dell' Arte Medievale (1991)
    A. Ghidoli L'a. è un ornamento circolare del dito, di antichissima origine, la cui denominazione deriva dalla forma stessa dell'oggetto; anulus è infatti, in lat., il diminutivo della parola anus 'cerchio'. Nell'Antichità (all'età del Bronzo risalgono i primi esemplari in metallo, inizialmente semplici ...
  • ANELLO
    Enciclopedia Italiana (1929)
    È un cerchietto di metallo, di solito prezioso, o anche di altra sostanza, che si porta nelle dita delle mani per motivo di ornamento od altro. È conosciuto ed usato dalla più lontana antichità; sembra però che sia posteriore all'anello bracciale. Antichità orientale e classica. - Esso appare col periodo ...
Vocabolario
anèllo
anello anèllo s. m. [lat. anĕllus, dim. di anus «cerchio»] (pl. anèlli e ant. anche le anèlla f., tuttora in uso nel sign. 3). – 1. Cerchietto di metallo, per lo più prezioso, che si porta infilato in un dito della mano come ornamento,...
anello-scultura
anello-scultura (anelli scultura), loc. s.le m. Anello dalle forme sofisticate, opera di uno scultore o di un orafo di particolare talento. ◆ L’incanto delle favole lo regala Philosophy, di Alberta Ferretti. La sua «bimbafolletto» in mini...
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