staffa anatomia e medicina Elemento della catena degli ossicini situato nella cassa del timpano; è costituito da una testa, una base, due branche (➔ orecchio). Muscolo della s. Esile muscolo fusiforme della cassa del timpano, che s’inserisce sulla testa della staffa.
In medicina, nome di alcuni strumenti di forma simile alla s. da cavallo. S. di sostegno Strumento ortopedico modellato in stecca metallica piegata a U che si applica sotto il calcagno quando si confeziona un apparecchio gessato, per evitare il danneggiamento. S. di trazione Strumento ortopedico foggiato a U, modellato in metallo e munito di un anello sull’ansa e di due fori all’estremo libero delle branche; serve ad applicare la trazione transcheletrica. tecnica Ciascuno dei due arnesi di metallo che pendono dai due lati della sella, sorretti da corregge (staffili) attaccate alla sella stessa e di lunghezza regolabile (v. fig.); servono al cavaliere sia come punto su cui far leva con un piede per prendere lo slancio necessario per salire a cavallo, sia come appoggio per entrambi i piedi cavalcando. L’origine della s. è da ricercare in Asia, forse in India, prima dell’era cristiana. Si diffuse dalla Cina ai popoli nomadi turco-mongoli, che la portarono con loro verso occidente. Gli Avari la diffusero in Europa (7°-8° sec.); nel mondo bizantino la s. è menzionata per la prima volta nello Strategicon dello Pseudo-Maurizio (8° sec.); sull’esempio bizantino e su quello avaro, fu quindi introdotta in Italia presso i Longobardi. Nell’8° sec., in Occidente, la s. determinò l’inizio di una profonda trasformazione nelle tattiche militari che raggiunse il culmine nei secoli successivi con l’affermazione della supremazia della cavalleria pesante.
Nella tecnica di fonderia, si chiama s. un involucro indeformabile, per lo più di ghisa o d’altro metallo, talora anche di legno, in due o più parti successivamente assemblate nel quale viene stivata la terra di una formatura e che è destinato a sostenere la formatura stessa e le eventuali anime che la completano, resistendo alle varie sollecitazioni. È costituita da un telaio di forma generalmente rettangolare, ma in certi casi anche circolare, quadrato, esagonale od ottagonale, munito di particolari appendici interne ed esterne destinate ai riferimenti tra le diverse parti costitutive, al loro collegamento e alla loro manovra. Di norma le forme non possono essere contenute in una sola s., cosicché si possono distinguere: a) s. inferiore o s. base o sotto; b) s. superiore o s. coperchio o sopra; c) s. intermedie o fasce.
Nelle costruzioni di legno e di ferro, elemento di forma diversa destinato a collegare o tenere unite le parti di una struttura; si usa in particolare nelle opere di legno, di carpenteria o di mobilio, per rafforzare l’innesto dei vari elementi o assicurarne il collegamento, come nei nodi di una capriata o di un’impalcatura. Si chiama staffatura il sistema di consolidamento di una struttura muraria, consistente nell’applicazione di staffe metalliche nelle parti soggette a sollecitazioni pericolose.