schiuma Aggregato instabile di bolle d’aria che si forma alla superficie di un liquido, quando venga agitato o fatto bollire.
In chimica, sistema eterogeneo costituito da una fase disperdente liquida e una fase dispersa gassosa.
Nella tecnica, la formazione di s. a volte viene favorita e a volte viene combattuta. Si cerca di evitarla perché può produrre la fuoriuscita o il trascinamento di liquidi nelle caldaie, negli evaporatori ecc., o perché può portare alla formazione di strati discontinui o porosi nelle vernici ecc. Si può limitare la formazione di s. cercando di ridurre l’immissione o lo sviluppo di gas nei liquidi, o si possono sfruttare sistemi meccanici che rompono la s. una volta che si è formata facilitando la separazione della fase gassosa da quella liquida, o infine si può far uso di composti antischiuma che aggiunti al liquido modificano la tensione superficiale e impediscono o ostacolano la formazione della schiuma. Al contrario la formazione di s. si facilita nei processi di flottazione e nella preparazione di masse porose nelle quali si cerca di realizzare la solidificazione della fase liquida disperdente lasciando nel prodotto finito una serie di vuoti corrispondenti allo spazio occupato dalle bollicine gassose (masse cellulari a base di gomma, di materie plastiche, dette in tal caso espansi, d’impasti cementizi ecc.). Altri esempi d’importanza industriale della formazione di s. si hanno nei detergenti (si associa l’azione detergente di un prodotto alla quantità di s. da esso prodotta) e negli estintori. Separazione a s. Operazione che consente di allontanare un soluto da una soluzione tramite l’aggiunta di una sostanza capace di formare con il soluto un complesso dotato di proprietà tensioattive. Facendo gorgogliare un gas inerte dentro la soluzione, si forma una s. particolarmente ricca nel soluto complessato e facilmente separabile dalla fase liquida. La separazione a s. si distingue dalla flottazione perché quest’ultima agisce su particelle solide sospese in un liquido mentre la prima opera su soluzioni vere. Sostanze schiumogene (o schiumogeni) Sostanze che, modificando la tensione superficiale di un liquido, permettono a un gas che gorgoglia o si sviluppa nel liquido di formare s. più o meno persistenti. Si definisce schiumosità la grandezza (detta anche potere schiumogeno, ingl. foaminess) che, riferita a una sostanza tensioattiva, ne esprime la capacità di produrre schiuma in acqua. Esistono vari metodi per la determinazione della schiumosità; per es., misurazione del volume di s. che si forma per insufflazione di aria a portata costante in condizioni standardizzate.
Si chiama schiumatore il dispositivo che consente l’allontanamento della s. degli apparecchi di flottazione: risulta costituito in genere da una o più pale lentamente rotanti che spingono la schiuma in un canale di raccolta.
Nel linguaggio tecnico, s. è anche il residuo inservibile del carbone animale che ha perduto ogni potere adsorbente dopo le svariate rigenerazioni a cui può essere sottoposto.