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parabola

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Letteratura

Narrazione di un fatto immaginario ma appartenente alla vita reale, con il quale si vuole adombrare una verità o illustrare un insegnamento morale o religioso; nell’ebraismo rabbinico la p. era molto comune nella predicazione e nell’insegnamento e fu questa appunto la forma originale dell’insegnamento di Gesù. Il termine è riferito oggi esclusivamente alle 49 p. contenute nei Vangeli sinottici.

Matematica

Curva piana, appartenente alla famiglia delle coniche, ottenuta come intersezione della superficie di un cono rotondo indefinito con un piano parallelo a una sola delle sue generatrici.

fig. 1

In geometria, la p. propriamente detta, o p. del 2° ordine (fig. 1), è una conica aperta, costituita da un solo ramo che si prolunga all’infinito, ed è rappresentata in coordinate cartesiane x, y dall’equazione di 2° grado

[1] formula,

formula

nella quale sia

[2] formula.

formula

La relazione [2] esprime il fatto geometrico secondo il quale la p. è tangente alla retta impropria, e dunque ha due punti all’infinito reali e coincidenti. Dal punto di vista proiettivo, la p. è invece una curva chiusa, così come l’ellisse e l’iperbole; essa non possiede però un centro di simmetria (è una conica non a centro, contrariamente all’iperbole e all’ellisse), ma possiede un asse di simmetria (in fig. 1 l’asse delle x), che ha lo stesso punto improprio (ossia la stessa direzione) della p., e che la incontra in un unico punto al finito, detto vertice della p. (l’origine O; fig. 1). Se si assume come asse delle x l’asse della p. e come origine il vertice, l’equazione della p. si riduce a una forma particolarmente semplice (equazione canonica): y2=2px. Il numero reale p si chiama parametro della p.: se esso è positivo la p. rivolge la concavità verso destra, cioè nel verso delle x positive, se è negativo verso sinistra, cioè nel verso opposto. Il punto F dell’asse delle x avente dal vertice la distanza p/2 è il fuoco della p.; la retta d parallela all’asse delle y di equazione x=−p/2 è la direttrice. La p. ha eccentricità e=1: essa è il luogo dei punti P per cui la distanza PF dal fuoco e quella PM dalla direttrice sono uguali. L’equazione polare è:

formula

,

dove si convenga di assumere il fuoco come polo e l’asse della p. come asse polare (fig. 1).

La lunghezza dell’arco OP⁀ di p. in funzione dell’ascissa x del suo estremo P è data da:

formula
fig. 2

Il raggio di curvatura della p. nel generico punto P è dato da R = n3/p2 ove n indica la lunghezza della normale, PN, alla parabola nel punto P. Il segmento di p., cioè (fig. 2) la regione piana compresa tra un arco γ di p. e la corda c che lo sottende, ha area uguale a 4/3 di quella del triangolo che ha per base la corda c, detta base del segmento di p., e il vertice opposto alla base nel punto H di contatto della tangente t alla p. parallela a questa base: è un risultato di Archimede.

fig. 3

Si chiama p. di ordine n (fig. 3) ogni curva di equazione cartesiana:

formula

Il nome p. è dato anche alle curve di equazione: ym = pxn (p costante), tra le quali è particolarmente notevole la p. semicubica, di equazione y3 = px2, rettificabile elementarmente. Essa è la curva di «abbassamento uniforme» (descensus aequabilis), cioè la curva tale che un punto pesante, abbandonato a sé stesso lungo di essa senza attrito, si abbassa di spazi proporzionali nel tempo (C. Huygens). I. Newton (1706) chiamò p. i 5 tipi di curve del 3° ordine ai quali egli ridusse, per mezzo di proiezioni, ogni possibile cubica piana.

Vedi anche
figlio Nella religione cristiana, con il nome di f., seguito da specificazioni diverse, vengono denominati gli appartenenti ad alcuni istituti maschili di vita consacrata, così come con il nome di figlia, seguito da specificazioni diverse, vengono denominate, specialmente a partire dal 19° sec., le appartenenti ... vangelo Nome comune ai quattro primi libri del Nuovo Testamento (V. di Matteo, V. di Marco, V. di Luca, V. di Giovanni; ➔ Bibbia) e, secondariamente, ad altre composizioni antiche che hanno per contenuto qualche analogia con i quattro V. canonici, ma che non sono entrati nel canone del Nuovo Testamento e sono ... profeta Genericamente, persona che, parlando per ispirazione divina, predice il futuro o rivela cose ignote alla mente umana; che ha cioè il dono della profezia. Questo appartenne anche alle donne (profetesse), come le Sibille. Diffusione del profetismo Originariamente p. è colui che parla in nome della divinità ... Samaria (ebr. Shōmĕrōn) Regione dell’antica Palestina, al centro dell’altopiano a O del Giordano. Confina a N con la piana di Esdrelon, a S con la Giudea e a O con la piana costiera, e rientra quasi interamente nella Cisgiordania (il resto fa parte di Israele). È un ripiano ondulato con conche e gibbosità e ...
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Altri risultati per parabola
  • PARABOLA
    Enciclopedia Italiana (1935)
    (gr. παραβολή "collocazione di una cosa accanto a un'altra", quindi "comparazione", "similitudine") Nicola Turchi Per essa un argomento per sé difficile e astruso viene chiarificato ravvicinandolo a uno più chiaro, desunto sempre dalla vita reale. Da questo ultimo punto di vista la parabola differisce ...
Vocabolario
paràbola¹
parabola1 paràbola1 s. f. [dal lat. parabŏla, gr. παραβολή, der. del tema di παραβάλλω «confrontare»]. – 1. a. Presso i Greci e i Latini, termine che significò propriam. comparazione, similitudine, per mezzo della quale si chiarisce un...
parabòlico²
parabolico2 parabòlico2 agg. [der. di parabola2] (pl. m. -ci). – 1. a. Che ha forma, andamento o proprietà simili a quelle della parabola: cilindro p., cilindro quadrico in cui una sezione piana, e quindi tutte le altre, è una parabola;...
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