Primo elemento di parole composte della terminologia medica, di formazione moderna, che significa «occhio».
In patologia, oftalmomalacia, rammollimento del bulbo oculare, che si raggrinza e si atrofizza; si può osservare nello stadio più avanzato del glaucoma e può associarsi a processi infiammatori gravi e distruttivi, che costituiscono la cosiddetta tisi del bulbo. Oftalmoplegia Deficit della motilità oculare per paresi o paralisi dei muscoli oculari (➔ oculomozione). La terapia va orientata a rimuovere, se possibile, la causa lesiva. Oftalmoplegia nucleare (o distrofica) progressiva Oftalmoplegia esterna a tipo familiare, a decorso progressivo, con iniziale paralisi dell’elevatore della palpebra superiore (ptosi palpebrale) seguita, dopo mesi o anni, dalla paralisi di tutti i muscoli estrinseci dell’occhio. L’emicrania oftalmoplegica o oftalmoplegia periodica, in genere dovuta ad aneurismi della carotide interna, è una sindrome che si manifesta con crisi di emicrania accompagnate o seguite da paralisi dell’oculomotore comune.
In diagnostica, oftalmodinamometria, misurazione della pressione dell’arteria centrale della retina, con uno speciale apparecchio (oftalmodinamometro). Dopo instillazione nel fornice congiuntivale di un anestetico locale, si esercita con lo strumento una crescente pressione sulla congiuntiva all’altezza dell’inserzione del muscolo retto esterno; osservando con un oftalmoscopio il fondo oculare si legge, nel momento in cui si evidenzia la comparsa della pulsazione dell’arteria centrale della retina, il valore espresso in mmHg sulla apposita scala posta all’apice dello strumento: questa sarà la pressione diastolica. Continuando a esercitare la pressione sul bulbo oculare si osserverà al fondo oculare la scomparsa della pulsazione dell’arteria che corrisponderà alla pressione sistolica. Oftalmofacometro Strumento ottico, usato per misurare il grado di curvatura del cristallino. Oftalmometrologia Il complesso dei metodi di indagine rivolti a valutare, mediante l’impiego di appositi strumenti e apparecchiature, la funzionalità dell’apparato visivo o il grado di determinate alterazioni dello stato anatomico dell’occhio. Oftalmoreazione Reazione diagnostica introdotta da A.-L.-C. Calmette per individuare negli animali un’infezione tubercolare più o meno latente, basata sullo sviluppo di un processo infiammatorio reattivo in loco nello spazio di 12 ore. Oftalmoscopia Ispezione diretta o indiretta delle formazioni interne dell’occhio, comunemente praticata per lo studio delle condizioni della retina e dei vasi retinici; la tecnica diretta consente una visione dei particolari; quella indiretta, l’analisi generale del fondo dell’occhio. L’esame si effettua mediante l’oftalmoscopio che osserva l’interno dell’occhio attraverso il foro pupillare. Nella versione originaria (oftalmoscopio tipo Helmholtz, o oftalmoscopio semplice per oftalmoscopia diretta), l’apparecchio è costituito (fig. A) da uno specchio sferico concavo, b, che serve a collimare e a dirigere la luce di una sorgente, a, attraverso la pupilla all’interno dell’occhio in esame, e; una lente, c, di opportuna convergenza, che si interpone tra lo specchio e l’occhio, d, dell’osservatore permette a questi di visualizzare l’occhio del paziente e di ovviare alla eventuale ametropia del paziente e dell’osservatore stesso; molto pratici sono gli oftalmoscopi elettrici, costituiti da un supporto impugnabile con una lampadina a (fig. B), una lente b, e uno specchio piano c, per concentrare e dirigere la luce verso l’occhio da osservare, d, e una serie di lenti, e, intercambiabili, da anteporre all’occhio dell’osservatore, f. Per l’oftalmoscopia indiretta, sono entrati in uso oftalmoscopi binoculari che consentono una visione stereoscopica del fondo oculare. L’immagine stereoscopica ottenibile ha consentito un notevole progresso nella chirurgia del distacco retinico. Oftalmotonometria In oculistica, misurazione della pressione endooculare. Il grado di consistenza del globo oculare, o oftalmotono, è determinato dallo stato di tensione dei liquidi endooculari; l’esame, che serve per la diagnosi di glaucoma, si effettua con l’oftalmotonometro, che applica sulla cornea una forza nota mediante un pistoncino: la deformazione del bulbo sarà tanto maggiore quanto minore è la pressione endooculare, ottenibile come valore in mm di mercurio. Oftalmotropometria L’esame dei movimenti dei globi oculari.
In chirurgia, oftalmotomia, incisione di un globo oculare, al fine di asportare corpi estranei o come primo tempo di altri interventi.