C. legamentosa di Weitbrecht Benderella fibrosa tesa tra radio e ulna.
C. tendinee Gli esili tendini che uniscono le cuspidi delle valvole atrioventricolari con i muscoli papillari del cuore.
C. del timpano Ramo del nervo facciale dal quale si stacca a livello dell’ultima porzione dell’acquedotto di Falloppio.
C. vocali Le quattro pieghe di mucosa laringea che congiungono la cartilagine tiroide alle aritenoidi.
Rilievo longitudinale più o meno prominente che decorre sul tronco di alberi longevi, dalle più grosse radici in su, fino ai rami più robusti. Le c. sono dovute all’ineguale accrescimento del legno.
C. vibrante Denominazione classica per indicare un filo che, per opportune condizioni iniziali e di vincolo, compia piccole vibrazioni trasversali attorno a una sua configurazione di equilibrio rettilinea. C. vibranti (dette anche c. armoniche) sono parte essenziale degli strumenti a c.: sono costituite da fili di minugia, di metallo o di seta, tesi al di sopra di una cassa di risonanza e che, pizzicati (come nell’arpa, nella chitarra e consimili), sfregati (come negli strumenti ad arco) o percossi (come nel pianoforte), entrano in vibrazione producendo il suono.
C. (o stringa) cosmica In cosmologia, struttura lineare macroscopica costituita da un difetto topologico del vuoto prodottosi spontaneamente al confine tra due fasi, che nelle teorie di grande unificazione o in alcuni modelli supersimmetrici si ritiene possa essere generata quando si verificano transizioni di fase cosmologiche. C. cosmiche chiuse, in alternativa all’inflazione con la quale sono difficilmente conciliabili, possono aver costituito i nuclei di condensazione attorno a cui si sono formate le galassie. La c. cosmica non va confusa con la struttura microscopica, chiamata anch’essa c. o c. relativistica o stringa, introdotta in fisica delle particelle elementari.
Segmento congiungente gli estremi di un arco di circonferenza (➔ cerchio), o più in generale di un arco di curva. Si dice che la c. «sottende» il corrispondente arco.
C. blenorragica (o venerea) Erezione dolorosa, per lo più notturna, in caso di blenorragia.
C. colica Resistenza alla palpazione dell’addome per spasmo segmentario del colon (distonie neuro-vegetative ecc.).
C. epiploica Aderenza tra epiploon erniato e sacco erniario.
Nella costruzione navale, ciascuno dei rinforzi metallici longitudinali, che si dispongono sui ponti fasciati di legno.
C. dorsale (o notocorda) Formazione assile, cilindrica, caratteristica dei Cordati. È un organo di sostegno situato dorsalmente all’intestino e ventralmente al sistema nervoso che deriva dall’archenteron. È costituita da un tessuto connettivo di tipo particolare, chiamato cordoide, le cui grosse cellule vescicolose, turgescenti, conferiscono alla c. una notevole rigidità. È rivestita da guaine di connettivo di cui due interne e una esterna, la guaina scheletogena costituita dal mesenchima che, nei Vertebrati, dà origine alle vertebre. La c. dorsale può essere persistente (anfiosso, alcuni Vertebrati inferiori) o transitoria: in questo caso si riduce durante lo sviluppo, mentre intorno a essa si edifica la colonna vertebrale.