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bosone

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Dal nome del fisico indiano S.N. Bose, ogni particella che ubbidisce alla statistica di Bose-Einstein (➔ statistica), come per es., i mesoni π, K, ρ..., il fotone ecc. Sono b. tutte le particelle che hanno spin intero o nullo.

B. di Goldstone Particelle o quasi-particelle di massa nulla che, secondo il teorema elaborato da J. Goldstone, debbono esistere tutte le volte che una simmetria continua della hamiltoniana di una teoria di campo (a infiniti gradi di libertà) è rotta spontaneamente. La scelta da parte del sistema di una qualsiasi soluzione di equilibrio (a seguito, per es., del modo con il quale il sistema è stato preparato) determina la rottura spontanea della simmetria. Un esempio tipico è quello delle sostanze ferromagnetiche: tutte le direzioni di magnetizzazione sono equivalenti per l’hamiltoniana che è simmetrica per rotazioni; ma una volta magnetizzato il sistema in una certa direzione mediante un campo magnetico esterno, la magnetizzazione residua dopo la rimozione del campo magnetico esterno rimane orientata nella direzione originaria e il sistema si viene a trovare in una situazione di simmetria per rotazioni rotta spontaneamente. In questo caso i b. di Goldstone sono quasi particelle (magnoni) associati alle onde di spin che possono propagarsi nel sistema.

fig.

B. intermedi Particelle elementari di spin 1 che nella moderna teoria delle interazioni deboli hanno un ruolo analogo a quello del fotone nelle interazioni elettromagnetiche (v. fig.). Sono tre, come le correnti deboli osservate. Uno di essi (Z°) è elettricamente neutro, mentre gli altri due (W+, W–) sono l’uno l’antiparticella dell’altro e hanno quindi uguale massa e cariche opposte (uguali in valore assoluto alla carica dell’elettrone). I b. intermedi sono stati osservati per la prima volta nel 1983 da C. Rubbia e collaboratori presso i laboratori del CERN di Ginevra, nella collisione protone-antiprotone ad altissima energia; la massa dei W (pari a 80,5 GeV/c2) è circa 90 volte la massa del protone, mentre lo Z° è più massiccio di circa il 10% (91,5 GeV/c2).

B. di Higgs Particelle di spin zero la cui esistenza è prevista dalla moderna teoria delle interazioni deboli tra le particelle elementari. Questa teoria descrive in modo unificato le forze deboli ed elettromagnetiche ed è fondata su di una simmetria di gauge che prescrive in modo univoco gli accoppiamenti del fotone e dei b. intermedi sia tra di loro sia con i fermioni (quarks e leptoni); tali predizioni sono in accordo con tutti i numerosi dati sperimentali finora raccolti. Tale simmetria di gauge deve essere rotta, come si desume direttamente dal fatto che la carica elettrica è conservata, le interazioni elettromagnetiche sono a raggio infinito e il fotone ha massa nulla, mentre le cariche deboli non sono conservate, le interazioni deboli sono a cortissimo raggio e i b. intermedi hanno masse molto elevate. Inoltre, se la simmetria fosse esatta i quarks e i leptoni avrebbero massa nulla. Il meccanismo di rottura della simmetria di gauge richiede l’intervento dei b. di Higgs. Nel 2012,  gli esperimenti condotti nell'acceleratore di particelle Large Hadron Collider del CERN a Ginevra hanno confermato l'esistenza di una particella dalle caratteristiche compatibili con quelle previste dalla teoria del meccanismo di Higgs.

Vedi anche
leptone In fisica, particella elementare con spin 1/2. Insieme ai quark, i l. – l’elettrone, il muone μ, la particella τ (o tauone), i rispettivi neutrini (νe, νμ, ντ) e le rispettive antiparticelle (➔ particelle elementari) – costruiscono la materia. Si differenziano dai quark perché non sono soggetti alle ... CERN Sigla di Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire, ente internazionale istituito con convenzione firmata a Parigi il 1° luglio 1953 fra 12 Stati europei (tra cui l’Italia) allo scopo di promuovere ricerche di fisica nucleare e subnucleare. Attualmente è denominato Organisation européenne pour la ... Jeffrey Goldstone Fisico statunitense di origine britannica (n. Manchester, Lancashire, 1933), dal 1977 prof. di fisica presso il MIT. Ha fornito importanti contributi alla fisica teorica. Ha in partic. studiato i meccanismi di rottura spontanea delle simmetrie continue, dimostrando la necessità dell'esistenza di un bosone ... fermione In fisica, ogni particella di spin semintero che, in quanto tale, obbedisce alla statistica di Fermi-Dirac. I f. fondamentali conosciuti sono i quark e i leptoni. In fisica della materia condensata, f. pesanti sono gli elettroni presenti in particolari materiali metallici che manifestano superconduzione ...
Categorie
  • FISICA ATOMICA E MOLECOLARE in Fisica
Tag
  • ACCELERATORE DI PARTICELLE
  • LARGE HADRON COLLIDER
  • PARTICELLE ELEMENTARI
  • ROTTA SPONTANEAMENTE
  • INTERAZIONI DEBOLI
Altri risultati per bosone
  • bosone
    Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
    Mauro Cappelli Particella che segue la statistica di Bose-Einstein, teoria dovuta ai contributi separati di Satyendra Nath Bose e Albert Einstein, verificata da un sistema di particelle identiche che assumono stati quantici descritti da funzioni d’onda simmetriche nelle coordinate delle particelle ...
  • bosone
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    bosóne [Der. del cognome di S.N. Bose con il suff. -one di particelle] [FSN] Denomin. di ogni particella che segua la statistica quantistica di Bose-Einstein (v. statistiche quantistiche: V 603 a), caratterizzata dal possedere uno spin intero; sono b., per es., le particelle alfa, i pioni, i fotoni ...
Vocabolario
boṡóne
bosone boṡóne s. m. [dal nome del fisico indiano S. N. Bose (1894-1974)]. – In fisica, classe di particelle di spin intero che obbediscono alla statistica di Bose-Einstein e per le quali non vale il principio di esclusione di Pauli (v....
w, W
w, W (vu dóppia o dóppia vu; anche, vu dóppio o dóppio vu); s. f. o m. – Ventiduesima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in parole d’origine straniera non adattate). Sconosciuta all’alfabeto latino classico, vi fu aggiunta durante...
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