Titania Il satellite maggiore di Urano e il penultimo in ordine di distanza dal pianeta. Fu scoperto da W. Herschel nel 1787. Ha un diametro di 1580 km, una massa di 3,5∙1021 kg e una densità di circa 1,7 g/cm3. Il semiasse maggiore dell’orbita misura 436.000 km, il periodo di rivoluzione è di 8,71 giorni. La sua superficie ha una riflettività di circa il 28%. Presenta strette analogie con il vicino Oberon: i due satelliti, infatti, oltre che dimensioni quasi identiche, hanno densità e albedo simili. Si pensa che entrambi consistano per circa la metà di rocce (silicati) e per l’altra metà di ghiaccio e, probabilmente, anche di altre sostanze come metano e ammoniaca allo stato solido. Le osservazioni spettroscopiche hanno rivelato che il ghiaccio è il principale costituente della crosta; tuttavia, la bassa riflettività superficiale suggerisce che si tratti di ghiaccio probabilmente mescolato a detriti meteoritici più scuri. Le immagini fornite dalla sonda Voyager II, nel 1986, mostrano un suolo fittamente segnato da crateri da impatto: tuttavia, rispetto a Oberon, i crateri di maggiori dimensioni (e, si pensa, più antichi) sono meno numerosi, il che suggerisce che T. sia stata sede di un’attività geologica, che abbia in parte cancellato le tracce del bombardamento meteoritico primordiale.