In enologia, prodotto (detto più comunemente mistella o mistello) ottenuto dal mosto, di gradazione alcolica complessiva naturale non inferiore a 12°, reso infermentescibile mediante aggiunta di acquavite di vino o di alcol in quantità tale da portare la gradazione alcolica svolta a non meno di 16° e a non più di 22°. È impiegato nella preparazione di vini liquorosi quale aggiunta al vino base per aumentarne la gradazione; per invecchiamento dà un prodotto di gusto molto simile al vinsanto toscano.
Cellula o parte di una cellula che ha forma di tubo più o meno lungo; s. si osservano in certe alghe (per es. Sifonali) e funghi (per es. Sigomiceti).
Per il s. pollinico, detto anche tubo pollinico ➔ polline.
Cavità naturale nell’interno di una massa rocciosa, di solito calcarea o dolomitica, comunicante con l’esterno a mezzo di uno o più condotti, anche naturali, prima salienti e poi ripiegati a gomito; se nella cavità, per permeazione attraverso le pareti rocciose, si raccolgono acque fino a un livello superiore a quello del gomito del condotto, si ha la fuoruscita dell’acqua, a forma di s. e quindi una sorgente: sorgenti di tale tipo sono, naturalmente, intermittenti.
Nelle costruzioni idrauliche, condotta alimentata da un serbatoio e che si sviluppa, almeno per un certo tratto, a una quota superiore a quella del pelo libero del serbatoio stesso; in questo tratto il liquido viene così a trovarsi in depressione rispetto all’atmosfera. Naturalmente, non potendosi annullare la pressione assoluta del liquido, il punto più alto A (v. fig.) del s. b non può trovarsi rispetto al pelo libero del serbatoio a a una quota superiore a pa/γ (pa essendo la pressione atmosferica e γ il peso specifico del liquido). Caratteristica peculiare del s. è che il moto del liquido non può avere inizio spontaneamente, ma deve essere adescato con opportuni artifici. Per rendersi conto del funzionamento di un s. si pensi che esso sia dapprima pieno di aria e che il liquido sia in quiete nel serbatoio a monte. Se si crea nel s. una depressione, per effetto della pressione atmosferica agente sul pelo libero del serbatoio a monte il liquido sale lungo il s. fino a raggiungere il suo punto più alto, quindi, discendendo lungo il rimanente tratto del s., cade nel serbatoio a valle c. Innescato che sia il moto del liquido, se il livello del serbatoio a monte e il dislivello h vengono mantenuti costanti, il moto nel s. risulta permanente. In ogni caso il punto più alto A del s. deve risultare al disotto del punto B a esso corrispondente sulla linea d. Questa è ottenuta direttamente dalla linea f dei carichi piezometrici con un incremento costante pari a pa/γ. La linea d, che è chiamata linea dei carichi piezometrici assoluti, è certamente tutta al di sotto del piano orizzontale di traccia e che sovrasta di pa/γ il pelo libero nel serbatoio a monte (in questo piano sarebbe contenuta la linea dei carichi assoluti se non vi fossero perdite di carico lungo il s.).
Comunemente, nelle costruzioni idrauliche è chiamato s. anche un tratto di condotta che ha un profilo opposto a quello precedentemente illustrato, cioè ha un profilo a U.
Si denomina tomba a s. o botte a s. o anche semplicemente s. il manufatto che consente a un canale (a cielo libero nel tratto normale) di sottopassare una strada, un corso d’acqua naturale o altro ostacolo incontrato lungo il suo tracciato.
In edilizia, s. deumidificanti, laterizi speciali che si introducono nelle vecchie murature umide per risanarle. Sifonaggio Fenomeno che può determinarsi nelle tubazioni di scarico degli impianti igienico-sanitari degli edifici, in caso di cattivo funzionamento o di mancanza della ventilazione; consiste nello svuotamento del s. degli apparecchi determinato dalla rapida discesa di materie di scarico nella colonna discendente. La discesa di una certa quantità d’acqua nella colonna funziona da pistone che comprime l’aria verso il basso e l’aspira dall’alto; se i s. degli apparecchi collegati con la colonna non fossero collegati con l’atmosfera della rete di ventilazione, o questa fosse comunque ostruita, la sovrapressione della parte bassa della colonna provocherebbe la fuoriuscita verso gli apparecchi dell’acqua contenuta nei s., mentre la depressione nella parte alta provocherebbe l’aspirazione dell’acqua dei s. verso la colonna stessa.
Formazione tubulare di diversa origine, aspetto e funzione presente in molti invertebrati e Cordati, che pone in comunicazione determinati organi interni (per lo più respiratori o digestivi) con l’ambiente esterno, come il s. inalante e il s. esalante caratteristici dei Molluschi Bivalvi filtratori che vivono nei fondi incoerenti, il s. cloacale dell’ascidia adulta (per l’espulsione di prodotti di rifiuto e cellule sessuali), il s. del nautilo, espansione della massa viscerale che attraversa i setti della conchiglia per immettervi gas che favoriscono il galleggiamento, o il s. respiratorio delle larve acquatiche di alcuni Insetti Ditteri e il s. respiratorio degli Insetti Emitteri.
Il s. degli Ammonoidi è un organo cilindrico che ha inizio nella camera embrionale con un rigonfiamento sferico e attraversa i setti. Marginale negli adulti, la sua posizione varia nei primi giri. Sottile, sprovvisto di depositi calcarei interni, esternamente può rivestirsi di calcare fino a formare un tubo solido.