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Fisica

In analisi vettoriale, di un sistema di vettori, liberi o applicati, si dice r. o somma vettoriale il vettore che si ottiene come risultato dell’operazione di composizione. In particolare, il r. di due vettori è la diagonale del parallelogramma costruito sui due vettori (regola del parallelogramma); il r. di tre vettori non complanari è la diagonale del parallelepipedo costruito sui tre vettori (regola del parallelepipedo). Il r. è un vettore libero, del quale cioè non è specificato il punto di applicazione. Quando di un sistema di vettori applicati si effettua la riduzione al più semplice sistema equivalente, questo risulta costituito, in generale, dal r. applicato all’asse centrale del sistema stesso più una opportuna coppia, potendo in casi particolari mancare uno dei due elementi. Il r. di un sistema di vettori ha modulo generalmente minore della somma dei moduli dei singoli vettori, a questa risultando uguale soltanto quando i vettori sono tutti paralleli e concordi. Se dei singoli vettori del sistema sono assegnate le componenti rispetto a una certa terna cartesiana di riferimento, sussiste la proprietà che le componenti del r. secondo i singoli assi coincidono con la somma algebrica delle componenti omologhe dei singoli vettori.

È detta r. aerodinamica la r. di tutte le forze agenti sulla superficie di un corpo in moto relativo rispetto a un fluido. Tale r. si scompone generalmente in due forze, la resistenza, che è diretta come la corrente, e la portanza, che è normale alla corrente.

Matematica

La r. di due polinomi f(x), g(x) di grado rispettivamente n ed m è un certo polinomio R nei coefficienti ai di f(x) e bi di g(x) il cui annullarsi è condizione necessaria e sufficiente perché le due equazioni f(x)=0, g(x)=0 abbiano almeno una radice comune. Se

[1] formula

formula

e si indicano con α0, α1, …, αn gli zeri di f(x) e con β0, β1, …, βm quelli di g(x), espressioni analitiche del r. sono:

formula

(nell’ultima di esse il prodotto va eseguito facendo variare gli indici r, s da 0 a n e, rispettivamente, da 0 a m). Un’espressione esplicita del r. per mezzo dei coefficienti a0, …, an, b0, …, bm, ottenuta da J.J. Sylvester con il suo ‘metodo dialitico’, è data dal determinante di ordine m+n:

formula

Per es., se f(x), g(x) sono due polinomi di 2° grado, f(x)=a0x2+a1x+a2, g(x)=b0x2+b1x+b2, il loro r. è il seguente determinante del 4° ordine:

formula

In generale, il r. dei polinomi [1] è un polinomio nelle m+n+2 variabili a0, …, an, b0, …, bm: esso ha grado m+n ed è irriducibile, ossia non decomponibile nel prodotto di polinomi di grado inferiore. Affinché le equazioni f(x)=0, g(x)=0 abbiano k radici comuni occorre e basta che la matrice [2] abbia caratteristica m+n−k, o anche che risulti R=R1=…=Rk−1=0 e Rk ≠ 0 avendo indicato con R1 il determinante della matrice di ordine m+n−2i che si ottiene dalla [2] sopprimendovi le ultime i righe contenenti i coefficienti a, le ultime i righe contenenti i coefficienti b e le ultime 2i colonne.

Supposto n≥m il r. di f(x), g(x) può anche scriversi, seguendo É. Bézout (➔), sotto forma di un determinante di ordine n (detto bézoutiante). Ha particolare interesse il r. di un polinomio f(x) e della sua derivata f′(x) (➔ discriminante).

La teoria del r. si può estendere al caso dei polinomi in due o più variabili. Precisamente, considerati m+1 polinomi in m variabili: ϕi(x1, x2, …, xm) con i=1, 2 …, m+1, di gradi n1, n2, …, nm+1 e con coefficienti del tutto indeterminati, esiste una funzione razionale intera R di questi coefficienti (che si chiama r. dei polinomi ϕi) che si annulla quando e solo quando le equazioni ϕi=0 hanno una soluzione comune. Segue da ciò il celebre teorema di Bézout sul numero delle soluzioni di un sistema di equazioni algebriche.

Vedi anche
moto traslatorio In cinematica, particolare moto rigido nel quale ogni retta solidale al sistema in moto conserva direzione invariabile (➔ moto). corrènte elèttrica Movimento ordinato di cariche elettriche. Una c.e. scorre in un mezzo se i punti di questo sono a potenziale elettrico diverso: per convenzione si assume che la c.e. scorre da punti a potenziale più alto verso punti a potenziale più basso. Nel Sistema internazionale l'unità di misura dell'intensità di ... fisica Con il termine f. gli antichi designavano la riflessione filosofica sui fenomeni della natura, e quindi il suo ambito era strettamente connesso al concetto di natura cui di volta in volta ci si riferiva. Con l’affermarsi in età moderna della tendenza a una considerazione sperimentale dei fenomeni naturali, ... versore Nella scienza e nella tecnica, vettore di modulo unitario, adimensionato, che caratterizza un orientamento (cioè una direzione e un verso): data una retta orientata e staccato su essa un segmento orientato r, il v. della retta vale r/r. Il prodotto di uno scalare v per un v. u dà il vettore v=vu (che ...
Categorie
  • ALGEBRA in Matematica
  • TEMI GENERALI in Matematica
  • FISICA MATEMATICA in Fisica
Tag
  • FUNZIONE RAZIONALE INTERA
  • EQUAZIONI ALGEBRICHE
  • ANALISI VETTORIALE
  • TEOREMA DI BÉZOUT
  • TERNA CARTESIANA
Altri risultati per risultante
  • componente
    Enciclopedia della Matematica (2013)
    componente elemento di un oggetto matematico complesso. In particolare, ciascuno degli elementi che in un riferimento cartesiano caratterizzano un → vettore, quale sua proiezione su ciascuno degli assi di riferimento.
  • vettore
    Dizionario di Economia e Finanza (2012)
    In matematica, ente caratterizzato, oltre che da un’intensità (o modulo), cioè da un valore numerico o scalare (➔), anche da una direzione o verso. Sono grandezze descritte da v., e sono quindi dette grandezze vettoriali, la forza, la velocità, l’accelerazione e così via. Grandezze, come la temperatura, ...
  • norma
    Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
    Luca Tomassini Sia X uno spazio vettoriale. Un’applicazione ∣∣∙∣∣:X→ℝ si dice una norma se verifica i seguenti assiomi: (a) ∣∣x∣∣≥0, per ogni x∈X; ∣∣x∣∣=0 se e soltanto se x=0; (b) ∣∣λx∣∣=∣λ∣·∣∣x∣∣, per ogni x∈X e λ∈ℝ; (c) ∣∣x+y∣∣≤∣∣x∣∣+∣∣y∣∣. Il terzo assioma è detto disuguaglianza triangolare. L’assioma ...
  • Norma
    Universo del Corpo (2000)
    Giancarlo Urbinati Marco Bussagli In una delle sue accezioni, il termine norma indica il modo in cui un fatto si verifica abitualmente in determinate circostanze, corrispondendo a normalità e indicando cioè la condizione di ciò che si ritiene regolare e consueto, non eccezionale o casuale o patologico. ...
  • vettore
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    vettóre [agg. m. e s.m. (per il f. → vettrice) Der. del lat. vector -oris "conducente, portatore", dal part. pass. vectus di vehere "condurre, portare"] [ALG] Ente che permette di descrivere le grandezze che sono caratterizzate, oltre che da un'intensità, cioè da un valore, anche da un orientamento, ...
  • VETTORE
    Enciclopedia Italiana (1937)
    Roberto Marcolongo Matematica. - Le grandezze, che si incontrano in geometria, in meccanica, in fisica, si possono distinguere in due classi. Le une - quali, ad es., le lunghezze, le aree, i volumi, le masse, le temperature, ecc. - sono completamente definite da un valore assoluto e, eventualmente, ...
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Vocabolario
risultante
risultante (meno com. resultante) agg. e s. m. e f. [part. pres. di risultare]. – 1. agg. Proveniente, derivante: i danni r. da questa proposta sono evidenti; l’effetto r. è apprezzabile. 2. a. s. m. e f. In matematica e fisica, ciò che...
risultare
risultare (meno com. resultare) v. intr. [dal lat. resultare (comp. di re- e saltare), propr. «saltare indietro, rimbalzare»] (aus. essere). – 1. letter., raro. Rimbalzare, ripercuotersi: Eco rimbomba ... E nell’orecchie il bel nome risoltami...
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