Procedimento, basato sull’interazione delle radiazioni emesse da un generatore (detto pompa) con un sistema molecolare o atomico, in virtù del quale atomi o molecole sono fatti passare in uno stato energetico eccitato (si usa dire che ‘sono pompati’ in tale stato), per modo che, ritornando allo stato di partenza, emettano radiazioni; si parla anche di p. ottico, nel caso dei laser.
L’azione, l’operazione di pompare, cioè di aspirare o immettere con la pompa. Più genericamente, con riferimento al modo di funzionare delle pompe per fluidi, qualunque azione la quale generi un’aspirazione di fluido, accompagnata o seguita da un’emissione di fluido. Per es., nei motori a combustione interna a 4 tempi, è detto lavoro di p. il lavoro che il motore deve compiere per espellere i gas combusti durante la fase di scarico e per aspirare la carica di aria o di miscela durante la fase di aspirazione; il lavoro di p. è causa di una perdita di potenza ed è generalmente conglobato nel lavoro perduto a causa degli attriti.
Nei turbocompressori, p. è il fenomeno delle pulsazioni che la corrente fluida subisce nella tubazione di mandata, quando inverte periodicamente il suo movimento; tale fenomeno si verifica quando il rapporto tra la portata e la velocità del turbocompressore scende al di sotto di un valore critico e si indica con limite di p. il punto iniziale di instabilità nella caratteristica manometrica.
Sono chiamati impianti di p. gli impianti idroelettrici che sono provvisti di pompe per il sollevamento dell’acqua da un serbatoio a un altro situato a una quota superiore.