(ceco poetismus) Movimento letterario e artistico fiorito a Praga tra il 1924 e il 1930. Preceduto nel 1922 dalla fondazione del gruppo Devětsil («Il farfaraccio»), il p. raccolse intorno al teorico K. Teige poeti (V. Nezval, J. Seifert, K. Biebl, F. Halas), scrittori (V. Vančura, A. Hoffmeister, K. Schulz), pittori (J. Štýrský, Toyen), uomini di teatro (J. Honzl, J. Frejka, E.F. Burian, J. Werich), architetti e musicisti.
Inseguendo un sogno utopico che aveva forse poco in comune con l’ideologia marxista che li sosteneva, i poetisti accolsero gli influssi delle avanguardie europee (il futurismo italiano e il cubofuturismo russo, il dadaismo e la poesia di G. Apollinaire e B. Cendrars, il costruttivismo russo e il Bauhaus), riscoprirono arti considerate minori, si entusiasmarono per gli eroi del cinema e del circo, trasformando l’arte in una girandola di trovate, in una trama di colori e di trucchi che aveva nella metafora e nell’analogia i propri strumenti privilegiati. La loro eredità venne raccolta dal gruppo surrealista di Praga, sorto nel 1934.