Scrittore ceco (Háje, Opava, 1891 - Praga 1942). Esponente del gruppo d'avanguardia Devětsil, dopo raccolte di prose (Amazonský proud "La corrente del Rio delle Amazzoni", 1923; Dlouhý, Široký a Bystrozraký "Il Lungo, il Largo e Occhiodilince", 1924) passò ad ampie orchestrazioni narrative (Pekař Jan Marhoul "Il fornaio J. M.", 1924; l'apocalittico Pole orná i válečná "Campi di guerra e arabili", 1925; Markéta Lazarová, 1931; trad. it. Il cavaliere bandito e la sposa del cielo, 1997) culminate in Konec starých časů ("La fine dei vecchi tempi", 1934), storia del bibliotecario Bernardo Spera. Anche drammaturgo (Nemocná dívka "La ragazza malata", 1928) e regista cinematografico (Marijka nevěrnice "M. l'infedele", 1934), V. morì fucilato dalla Gestapo, lasciando incompiuta la stesura di Obrazy z dějin národa českého ("Quadri di storia della nazione ceca", 3 voll., 1939-48).