L’azione su un corpo, detta anche pressione (➔), da parte di forze le quali tendono a provocarne lo schiacciamento. Nella meccanica applicata è di grande importanza lo studio del comportamento dei materiali e delle strutture soggetti a compressione. L’effetto di una c. è in generale di provocare una diminuzione di volume del corpo, di solito rilevante nei gas, data la loro elevata compressibilità, e minima nei solidi e nei liquidi. Mediante c. si può ottenere la liquefazione di un gas (purché sia a temperatura inferiore a quella critica). La c. degli aeriformi è anche largamente utilizzata nelle macchine e nei motori termici.
Nel ciclo di funzionamento dei motori a combustione interna, la fase di c. è quella in cui lo stantuffo, passando dal punto morto inferiore a quello superiore, comprime nel cilindro aria pura o aria già miscelata con il carburante. Il rapporto tra i volumi della camera del cilindro con lo stantuffo rispettivamente al punto morto inferiore e superiore si chiama rapporto volumetrico di c., caratteristica importante del motore, essendo uno dei fattori da cui dipende il suo rendimento.
La c. di un segnale ( c. elettronica) è un generico processo di manipolazione o di trasmissione di segnali elettrici, un procedimento mediante il quale i segnali vengono attenuati tanto più quanto più sono ampi (o, ciò che è lo stesso, amplificati tanto meno quanto più sono ampi). La c. del campo di variabilità dell’ampiezza dei segnali, che così si consegue, rende più facile la trasmissione o una successiva amplificazione dei segnali stessi.
Processo di codifica di un’informazione la cui rappresentazione utilizzerà un numero minore di bit rispetto a quella originale; gli scopi principali sono l’economia di spazio per la memorizzazione e di banda per la trasmissione. Esistono due tipologie di c.: con e senza perdita di informazione. La prima ammette una perdita controllata di informazione tale da consentire una qualità sufficientemente elevata: per es. nella codifica audio MP3 si eliminano le frequenze non udite (per effetto del mascheramento); largamente utilizzata per lo streaming dei media, nella telefonia e per comprimere immagini o altri oggetti multimediali. La seconda (per es. la codifica ZIP) permette la ricostruzione esatta dell’informazione originale, indispensabile in alcuni casi; viene utilizzata, per es., per la c. di documenti di testo o programmi. I metodi di c. sono sostanzialmente due: il primo sfrutta un dizionario che contiene ‘frasi’ (sequenze di bit) ripetibili, il secondo utilizza tecniche statistiche basate sulla frequenza di utilizzo di caratteri o sequenze di bit.
medicina C. cerebrale Sindrome provocata da cause morbose varie in grado di esercitare una pressione sul cervello (avvallamenti delle ossa craniche, raccolte emorragiche ecc.). È caratterizzata da cefalea, torpore mentale fino al coma, bradicardia, fenomeni paretici o paralitici. La cura è chirurgica. C. midollare Sindrome irritativa o paretica del midollo spinale prodotta da varie cause circoscritte (traumi, infiammazioni, tumori delle radici nervose ecc.). Si ha per lo più un’emiparesi diretta e un’emianestesia termodolorifica crociata.