memorizzazióne In informatica e in elettronica, registrazione di dati in un dispositivo di memoria. Qualunque dispositivo di m. informatica è organizzato in una serie finita di celle (che possono essere basate su diversi principi tecnici), ciascuna delle quali è individuata da un indirizzo di memoria univoco e contiene un numero prestabilito di informazioni. I dispositivi di m. vanno distinti tra quelli di memoria temporanea e le memorie di massa.
Servono a contenere i dati e le istruzioni processati in ogni singolo istante da un computer. Sono caratterizzati da alte velocità di accesso ai dati ma sono volatili, cioè i dati immagazzinati vengono perduti allo spegnimento della macchina. Il tipico dispositivo di m. temporanea in un computer è costituito dalle schede RAM (Random access memory "memoria ad accesso casuale", così chiamate perché i dati vengono di volta in volta immagazzinati in celle il cui indirizzo è indipendente da quello delle celle alle quali si è avuto accesso in precedenza), una serie di circuiti integrati su cui il processore legge e trascrive di volta in volta i dati relativi a ogni processo eseguito. Le istruzioni, ovvero i programmi che guidano l'elaborazione dei dati immessi dall'utente, sono prelevate dal processore stesso da dispositivi di memoria di massa, tipicamente lo hard disk (o disco rigido).
Servono a immagazzinare a lungo termine grandi quantità di dati per consultazioni successive. Sono di capacità maggiore e sono non volatili, ma hanno in genere un accesso più lento ai dati rispetto alle memorie temporanee. Esistono dispositivi di memoria magnetici, ottici, elettronici o dispositivi che sfruttano contemporaneamente più di uno di questi principi. Il dispositivo fondamentale in ogni computer è lo hard disk, un disco in alluminio o vetro rivestito di materiale ferromagnetico che può essere orientato in modo permanente e letto da apposite testine per rappresentare le celle di memoria. Per la m. a lungo termine di dati di particolare importanza (detta backup) si utilizzano per lo più sistemi fisicamente meno vulnerabili, in particolare le memorie ottiche (CD-ROM o DVD). Si possono avere memorie a sola lettura o riscrivibili in base alla possibilità o meno di immettere nuovi dati o modificare quelli immagazzinati.
La ricerca attuale è orientata a ottenere dispositivi di m. sempre più rapidi in termini di velocità di accesso e capaci di immagazzinare quantità di informazioni sempre più grandi in uno spazio fisico quanto più ridotto possibile. Un altro obiettivo è quello di realizzare memorie non volatili alle quali i processori possano accedere con la stessa velocità con la quale oggi accedono alla memoria RAM, come le memorie flash.