Città degli USA (2.836.658 ab. nel 2007), nello Stato dell’Illinois, la terza della federazione per popolazione dopo New York e Los Angeles. È situata a 180 m s.l.m. all’estremità sud-occidentale del Lago Michigan. Vastissima la sua area metropolitana (4500 km2). Il clima è continentale, non molto piovoso (850 mm annui), con forti escursioni termiche. Situata su una piatta pianura costiera, la città si è enormemente avvantaggiata della presenza del Lago Michigan e della posizione di passaggio delle grandi linee transcontinentali. Presenta una caratteristica pianta a scacchiera, la cui uniformità è rotta da grandi viali obliqui. Frequenti i giardini e i parchi (Washington Park, Lincoln Park, Jackson Park ecc.); una fascia di verde si snoda lungo la sponda del lago, tagliata solo dal porto e dagli impianti ferroviari terminali; al di là è il quartiere degli affari (detto Loop).
Nonostante un ridimensionamento verificatosi nell’ultimo ventennio del Novecento, rimane fondamentale il ruolo economico di C., sostenuto dalle attività industriali, presenti in tutti i comparti produttivi, da quelli più tradizionali (siderurgico, meccanico, alimentare, chimico, tessile e dell’abbigliamento, e soprattutto editoriale) a quelli più moderni e innovativi (elettronica, informatica, high-tech). In fortissima espansione è il comparto dei servizi, nel quale, accanto alle attività commerciali (favorite dalla presenza di una eccezionale rete autostradale e ferroviaria, di tre aeroporti e del porto sul Lago Michigan) figurano quelle finanziarie e assicurative; mentre sempre in primo piano sono le attività scientifiche e culturali di ricerca e sviluppo: le università sono, insieme alle biblioteche, gli istituti più notevoli della città. Il contributo del terziario all’occupazione complessiva è stimato pari all’80%, mentre alle attività industriali (nonostante il cospicuo apparato) e al comparto delle costruzioni viene lasciato il residuo 20%. Il reddito medio pro capite è superiore a quello del paese, anche se, all’interno della grande area metropolitana permangono ancora forti squilibri sociali.
Distrutta quasi completamente da un incendio nel 1871 (tra gli edifici risparmiati, St. Patrick’s Church, 1854, e Old Water Tower, 1869), C. per gran parte fu ricostruita da un gruppo di ingegneri e architetti (nel loro complesso chiamati, pur in assenza di una vera e propria istituzione, scuola di C.) che, tra il 1880 e il 1930, approfittarono di una serie di circostanze favorevoli – forte sviluppo economico, notevole preparazione tecnica dei progettisti, assenza di una tradizione architettonica e di strutture ambientali vincolanti – per attuare una audace ricostruzione del Loop. Furono progettate opere originali per varie tipologie di edifici (uffici, grandi magazzini, alberghi, officine, edifici residenziali, scuole ecc.), fondamentali per la storia dell’architettura moderna. Nella serie di innovazioni tecniche e strutturali spiccano gli edifici multipiani a struttura d’acciaio e vetrate (le finestre di C., tripartite, costituite da un telaio centrale fisso affiancato da due controtelai mobili e che occupano l’intera ampiezza delle campate), con fondazioni in cemento, che preannunciano i grattacieli. Di L.H. Sullivan rimangono Jewelers’ Building (1882; con D. Adler), l’Auditorium (1889; con Adler) e Carson Pirie Scott and Co. Story (1899-1904); di W. Le Baron Jenney, Manhattan Building (1890) e Sears Roebuck Store (1891). Dello studio Burnham and Root sono da ricordare Reliance Building (1895) e Monadnock Building (1891), ampliato (1893) da Holabird and Roche, uno degli studi più attivi a C. (dopo il 1927, Holabird and Root), cui si debbono, tra l’altro, Marquette Building (1894), McClurg Building (1900), City Hall (1911) e Riverside Plaza (1929). Si deve ancora ricordare la Tribune Tower (realizzata in forme goticheggianti da Hood and Howells, 1925), effetto di un famoso concorso internazionale indetto nel 1922. Nell’ambito dell’edilizia residenziale (la casa più antica è Clarke House, 1836), accanto all’unica opera rimasta a C. di H. Richardson (Glessner House, 1886), ai primi progetti di F.L. Wright (Charnley House, 1892, con Adler and Sullivan; Robie House, 1909 ecc.), alla città-modello voluta da G. Pullman (1880-94, S. Beman) e alle case a schiera del Mid-North District e dell’Astor Street District, notevoli sono i complessi multipiani Brewster apartments di E. Turnock (1893) e 1550 North State Parkway (1912) dello studio Marshall and Fox che realizzò anche lussuosi alberghi (Drake Hotel, 1920). Di notevole importanza fu la presenza a C., dalla fine degli anni 1930, di eminenti personalità del Bauhaus, come L. Moholy-Nagy, fondatore nel 1939 dell’Institute of Design (nel 1949 annesso all’Illinois Institute of Technology, IIT), e, soprattutto, L. Mies van der Rohe, che diresse il dipartimento di architettura (1938-58) dell’Armour Institute, divenuto poi (1940) IIT. Oltre all’elaborazione del piano architettonico generale dell’IIT (1939-41) e alla realizzazione di numerosi suoi edifici (dal Metal Research Building, 1942-43, alla Crown Hall, 1950-56, con collaboratori), Mies van der Rohe ha lasciato un’impronta significativa con i Promontory apartments (1946-49), i Lake Shore Drive apartments (1948-51), il Federal Center (1959-73) e l’IBM Building (1971, con Murphy Ass.). Altri importanti studi di architetti attivi a C. sono il SOM (Inland Steel Building, 1958; John Hancock Center, 1970; Sears Tower, 1974), C.F. Murphy (aeroporto O’Hare, 1963; Civic Center, 1965; McCornick Place, 1970; con H. Jahn: State of Illinois Center, 1981; ampliamento del Board of Trade, 1983; One South Wacker, 1983; North Western Terminal, 1985); B. Goldberg Ass. (Astor Power, 1962; Marine City 1964, 1967; Prentice Women’s Hospital and Northwestern Institute of Psychiatry, 1975; River City, 1984), Kohn, Pedersen and Fox (torre per uffici a Wacker Drive, 1983), P. Johnson and J. Burgee (1990 South La Salle, 1986).
Scuola di C. Circolo filosofico sorto dall’incontro e dalla collaborazione di alcuni esponenti europei del movimento neopositivista, emigrati negli USA all’avvento del nazismo, e i rappresentanti di correnti filosofiche affini americane, per lo più legati alla scuola logica di C. fondata da J. Dewey nel 1903. Il gruppo, raccolto attorno alle figure di C. Morris, R. Carnap e O. Neurath, promosse la pubblicazione, dal 1955, della International encyclopedia of unified science.