Nel loro insieme si dicono a. colturali concimazioni, lavorazioni e altre operazioni che si fanno per preparare condizioni favorevoli allo sviluppo di una o più colture per una o più annate.
In genetica, fenomeno per il quale nel passaggio alle generazioni successive diminuisce l’età di insorgenza o aumenta la gravità di una malattia. L’a. è determinata da mutazioni, dette dinamiche, dovute all’espansione di ripetizioni di trinucleotidi (TNRE, trinucleotide repeat expansion) come CAG, CTG, CGG o GAA, che causano varie malattie ereditarie, quali la sindrome da X-fragile, l’atrofia spinobulbare, la distrofia miotonica, l’atassia di Friedreich. La gravità o l’età di insorgenza di queste patologie sono correlate alla lunghezza delle unità ripetute e la lunghezza delle ripetizioni tende a crescere man mano che il gene viene trasmesso alle generazioni successive. Inoltre, la quantità di ripetizioni è diversa a seconda che la malattia sia ereditata dalla madre o dal padre. L’espansione delle sequenze ripetute può alterare sia l’espressione sia la struttura di un gene particolare a seconda che si trovino all’interno del gene (negli esoni o negli introni) o nelle sequenze alle due estremità (59 o 39) di esso. Nelle malattie umane corea di Hungtington, DRPLA (dentatorubral-pallidoluysian atrophy), atrofia spinobulbare, atassia spinocerebellare tipo 1, atassia spinocerebellare tipo 3, la ripetizione CAG (citosina, adenina, guanina) è localizzata nella regione codificante del primo esone del gene. Queste ripetizioni vengono tradotte e compaiono nella proteina come una sequenza di glutammine, cioè dell’amminoacido specificato dalla tripletta CAG. Tutte le malattie causate da ripetizioni CAG implicano una menomazione a livello neuronale che si sviluppa tardivamente e sono ereditate con modalità autosomica dominante. Dato che le diverse proteine interessate nelle malattie sopra citate non presentano omologie fra loro e svolgono differenti funzioni nella cellula, si ipotizza che proprio la glutammina in eccesso conferisca il fenotipo mutante. Nelle sindromi da X-fragile (FRAXA e FRAXE), invece, le ripetizioni della tripletta CGG (citosina, guanina, guanina) sono localizzate all’estremità 59 non codificante del primo esone del gene. La proteina pertanto, anche negli individui affetti, ha una struttura normale; sono invece alterati i processi di regolazione del gene.
A. bancaria Contratto con cui la banca fornisce al cliente denaro o si obbliga a tenere a disposizione dello stesso una somma di denaro per un importo proporzionato al valore dei titoli o di merci dati in pegno (art. 1846-1851 c.c.). Caratteristica dell’a. bancaria è la conservazione della proporzionalità tra il credito concesso e la garanzia pignoratizia durante tutto il rapporto. Allorché i titoli o le merci sono costituiti in pegno regolare, l’a. è detta propria, e la banca non può disporre delle cose ricevute in pegno; diversamente, l’a. è detta impropria se i titoli o le merci non sono stati individuati o la banca si è riservata la facoltà di disporne (pegno irregolare). L’a. può assumere due forme: a) per somma e scadenza fissa, per cui l’anticipato preleva tutto l’importo, dedotti gli interessi e gli accessori, al momento della conclusione del contratto, e rimborsa l’intera somma alla scadenza dello stesso; b) a. in conto corrente, per cui l’anticipato può alternare prelevamenti e versamenti entro il limite del fido concessogli, analogamente a quanto avviene nell’apertura di credito in conto corrente garantita, da cui tuttavia si differenzia per la mancata accettazione delle garanzie personali.
Termine corrispondente al greco πρόληψις e al latino praesumptio. Nella dottrina epicurea è definita ‘apprendimento o retta opinione’ o ‘concetto universale’, inteso come concetto originatosi nella memoria in seguito al raccogliersi in essa dei dati delle sensazioni, in grado quindi di anticipare il carattere delle cose che l’esperienza può presentarci: tale a. è indispensabile per l’attuarsi del processo conoscitivo. Invece per gli stoici le a. sono il risultato di un processo associativo che, fissando nella memoria le varie immagini sensibili come ricordi, permette il formarsi di connessioni reciproche tra di essi, dando luogo a quelle nozioni comuni su cui si fonda poi il discorso logico.
Combinazione armonica per la quale una data voce (parte d’armonia) presenta un elemento d’un dato accordo in un precedente e diverso accordo a cui tale elemento è estraneo (➔ armonia).