Disturbo neurologico che si manifesta nell’esecuzione dei movimenti, che vengono effettuati senza misura e con errori di direzione (a. dinamica), oppure nella conservazione delle posizioni del tronco e degli arti (a. statica). È espressione di lesione dei sistemi cerebellare, labirintico e della sensibilità profonda, che presiedono alla coordinazione dei movimenti e all’equilibrio. L’a. cerebellare risulta dall’associazione di molteplici segni di sofferenza cerebellare, quali l’asinergia, la dismetria, l’adiadococinesia e il tremore statico e cinetico. Può manifestarsi l’a. di una metà laterale del corpo ed è detta emiatassia. L’ a. familiare (o ereditaria) è una malattia sistematica degenerativa che compare in più membri di una stessa famiglia, caratterizzata da lesioni del cervelletto e del midollo spinale. La prevalenza della sintomatologia spinale o di quella cerebellare ha permesso di distinguere due varietà: l’a. spinale (o malattia di Friedreich) e la eredoatassia cerebellare di Marie (➔ Friedreich, N.; Marie, P.).
L’a.-teleangiectasia è una malattia ereditaria con disturbi multisistemici, trasmessa in forma autosomica recessiva, caratterizzata da fenomeni di a. cerebellare, comparsa di teleangiectasie a livello delle congiuntive e della cute, varia frequenza di manifestazioni infettive correlate al concomitante deficit immunitario di gravità variabile. Clinicamente ha un esordio precoce, in genere entro il quarto mese di vita. L’incidenza nella popolazione varia da 1/40.000 a 1/100.000. Gli individui affetti (omozigoti) presentano un rischio di sviluppare tumori 100 volte superiore a quello della popolazione generale; anche i portatori eterozigoti sani, presenti nell’1% circa della popolazione, mostrano un aumento da 3 a 4 volte dell’incidenza di tumori maligni. Il gene mutato nell’a. è stato localizzato sul cromosoma 11 (➔ ATM). Negli individui affetti sono state identificate circa 100 diverse mutazioni del gene. Questa grande eterogeneità genetica rende difficile la diagnosi prenatale o di eterozigosi.