(o torlo) Materiale nutritivo di riserva, contenuto in varia quantità nell’uovo e che fornisce i principali fattori plastici necessari per l’embrione; è detto anche, in biologia, deutoplasma o vitello. Nell’uovo di gallina, è la parte centrale, di color giallo intenso, nota come rosso d’uovo.
Nell’ooplasma, sono presenti le sferule di t. (dette anche placchette vitelline), di natura proteica e contenenti lipoidi e altre sostanze; di forma sferica, ovoidale, ellittica o appiattite come placchette, sono di varia consistenza: viscosa, liquida, solida. Il t. si accumula nella cellula uovo durante il periodo di accrescimento dell’oocita (vitellogenesi), depositandosi in particolari zone, talora nettamente delimitabili (Anfibi), cui corrispondono placchette vitelline di varia grandezza. Il t. dell’uovo di pollo consta per la metà circa di acqua e per metà di vari sali inorganici (sodio, potassio, calcio, magnesio, ferro, fosforo, silicio) per una percentuale del 3%, di grassi (23%), di lecitine e altri fosfolipidi (11%), di proteine (16%), di colesterolo (2%). Gli idrati di carbonio sono assenti, mentre nelle uova degli Insetti e di Ascaris, è presente il glicogeno.
Le uova delle varie specie animali prive di t. o che ne possiedono una scarsissima quantità sono dette alecitiche o oligolecitiche; quelle che hanno una discreta quantità di t. non nettamente separata dal citoplasma eterolecitiche; quelle che hanno abbondantissimo t. separato dal resto del citoplasma telolecitiche. In queste il t. può essere localizzato in un emisfero (emisfero vegetativo) o al centro dell’uovo (uova centrolecitiche).