Organo meccanico che scorre con moto rettilineo alternativo nell’interno di un cilindro. Nelle macchine motrici lo s. riceve una spinta dovuta alla pressione del fluido contenuto nel cilindro e trasmette il movimento all’albero motore a manovella, mediante una biella; nelle macchine operatrici, un albero a manovella, mosso da un motore, trasmette il movimento, sempre tramite una biella, allo s., il quale esercita una pressione sul fluido. La parte essenziale di uno s. è il corpo destinato a ricevere o a trasmettere la pressione al fluido; può assumere forme diverse, ma in ogni caso è un solido di rivoluzione il cui asse coincide con l’asse del cilindro. Quando lo s. lavora su entrambe le facce, come nelle macchine a doppio effetto (macchine a vapore, pompe a doppio effetto ecc.), può essere a disco piano oppure a doppia parete con cavità interna. Se la macchina è a semplice effetto (motori a combustione, pompe a semplice effetto ecc.), lo s. lavora su una sola faccia ed è per lo più del tipo a campana (detto, più comunemente, anche se impropriamente, pistone). Lo s. a disco è solidale con un’asta la quale attraversa a perfetta tenuta il fondo del cilindro; all’estremità opposta l’asta porta la testa a croce, i cui pattini scorrono su apposite guide e il cui perno è abbracciato dal piede di biella. Lo s. a campana è aperto a un’estremità, con una testa all’altra estremità che normalmente è piana, concava o convessa a seconda del tipo di motore; per es., nella testata dello s. dei motori Diesel è spesso ricavata la camera di combustione (v. fig.). Se non è del tipo con asta e testa a croce, lo s. porta sulla superficie laterale, chiamata mantello, due fori o mozzi per l’alloggiamento dello spinotto e spesso internamente è munito di nervature che, oltre a rafforzare il corpo dello s., servono ad aumentare la superficie irradiante del calore. Sullo spinotto può oscillare liberamente la biella. Le guarnizioni, che hanno lo scopo di assicurare una perfetta tenuta lungo la superficie interna del cilindro, sono costituite da anelli o fasce elastiche di materiali sintetici (plastiche, teflon ecc.), o di ghisa o di acciaio, contenute entro scanalature ricavate sulla parete esterna dello stantuffo.