semiluna In patologia, termine con il quale vengono indicati, per il loro aspetto falciforme, i gametociti di Plasmodium falciparum (➔ Plasmodium), il cui sviluppo ha luogo negli organi interni dell’ospite, in particolare nel midollo osseo.
In embriologia, s. grigia, formazione semilunare che compare, dopo la fecondazione, nell’uovo di alcuni Anfibi, nella regione diametralmente opposta al punto di penetrazione dello spermatozoo; è dovuta a una migrazione del pigmento nero dell’uovo. La comparsa della s. grigia instaura nell’uovo la simmetria bilaterale; il piano che la biseca corrisponde, in genere, al piano di simmetria bilaterale del futuro embrione. Nei successivi stadi di sviluppo, la regione della s. grigia corrisponde alla zona di differenziamento del cordomesoderma.
In anatomia, apertura semilunare, lo sbocco principale del seno mascellare nelle fosse nasali. Cartilagini semilunari I menischi interarticolari del ginocchio. Gangli semilunari I più grossi gangli simpatici i quali, in numero di due, concorrono alla costituzione del plesso celiaco, per cui sono detti anche gangli celiaci. Osso semilunare Osso del carpo; si articola con il radio e con alcune ossa del carpo. Plica semilunare Piccola piega congiuntivale in corrispondenza dell’angolo interno dell’occhio; e anche il residuo della valvola del forame di Botallo. Valvole semilunari Formazioni membranose, in forma di nidi di rondine, che, in numero di tre, muniscono i due orifizi arteriosi del cuore permettendo il deflusso di sangue dal cuore nelle arterie aorta e polmonare e non viceversa.