• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

poliomielite

Enciclopedia on line
  • Condividi

Infiammazione elettivamente localizzata alle corna anteriori della sostanza grigia del midollo spinale. La p. anteriore acuta (o malattia di Heine-Medin, comunemente detta paralisi infantile), è una malattia infettiva di origine virale che si manifesta con alterazioni paralitiche. Attribuita, per molto tempo, all’azione di un unico virus, è stata riconosciuta, dopo il 1950, come provocata da numerosi ceppi virali del gruppo dei poliovirus (poliovirus hominis). Solo una parte di essi presenta quella che precedentemente era stata ritenuta una loro caratteristica essenziale, il neurotropismo, ovvero la capacità d’invadere il sistema nervoso e di dare luogo a manifestazioni paralitiche.

La via di penetrazione dei poliovirus nell’organismo è, di regola, quella orale e, meno frequentemente, quella nasale. Attraverso le mucose (orale, faringea e intestinale) essi raggiungono tramite i vasi linfatici le linfoghiandole regionali, dove si moltiplicano per passare poi nel sangue. Di qui, a seconda dei casi, vengono eliminati a opera delle cellule del sistema reticoloendoteliale, oppure, continuando il loro itinerario, subiscono una ulteriore trasformazione nei diversi organi e tessuti; da questi passano nuovamente nel sangue e raggiungono una seconda volta la mucosa faringea e intestinale, da dove attraverso i gangli nervosi regionali possono invadere il sistema nervoso. Da questa interpretazione patogenetica si evince che: le forme non paralitiche sono di gran lunga più frequenti di quelle paralitiche; la diffusione può avvenire sia attraverso le gocce di saliva, sia attraverso gli escreti intestinali; le feci umane rappresentano il più importante mezzo di disseminazione; il veicolo principale di diffusione va individuato negli alimenti contaminati da acque contenenti materiale escrementizio infetto o da insetti venuti precedentemente a contatto con esso.

Le forme non paralitiche presentano una sintomatologia variabile e multiforme (febbre, diarrea, vomito, sintomi respiratori ecc.). Dopo alcuni giorni i sintomi regrediscono, ora per dare esito a una completa guarigione clinica, ora per essere seguiti dalle manifestazioni neurologiche di tipo paralitico flaccido, specie a carico degli arti inferiori. Dopo un periodo variabile da alcuni giorni a qualche settimana, la paralisi, regredita in alcuni gruppi muscolari, assume carattere permanente in altri, dando luogo prima ad atrofia e successivamente a deformazione dei segmenti corporei interessati.

Data l’inefficacia di qualunque presidio terapeutico utilizzabile nella fase acuta della malattia, la lotta contro la p. si racchiude tutta nella profilassi vaccinica. Il primo sostanziale progresso nella lotta contro la p. risale al 1955, quando J.E. Salk annunciò di aver messo a punto la preparazione del primo vaccino antipoliomielitico per uso intramuscolare. La vaccinazione secondo il metodo di Salk fu ufficialmente adottata in buona parte del mondo nel 1957: essa contribuì a ridurre notevolmente la morbilità e la mortalità per poliomielite. Tuttavia tale modalità di vaccinazione non conferisce un’immunità duratura e non impedisce l’eventualità che poliovirus virulenti penetrino nel tubo digerente di soggetti precedentemente vaccinati che, pur in assenza di manifestazioni cliniche, continuano a diffondere il virus con le deiezioni. Per tali ragioni dal 1962 la vaccinazione antipoliomielitica avviene mediante il vaccino orale proposto da A. Sabin, basato su poliovirus attenuati. Attraverso tale vaccino, viene meno il rischio di trasformare i vaccinati in portatori sani. I risultati di estese campagne di vaccinazione, attuate in molti paesi, hanno indotto una precipitosa flessione nell’incidenza della malattia, che risulta ormai praticamente scomparsa nelle nazioni più progredite.

In Italia la vaccinazione contro la p. è stata resa obbligatoria con l. 51/4 febbr. 1966.

Vedi anche
Albert Bruce Sabin Sabin ‹sèibin›, Albert Bruce. - Medico polacco (Białystok 1906 - Washington 1993), naturalizzato statunitense. Laureatosi alla New York University, lavorò in diversi campi della medicina (batteriologia, anatomia patologica, clinica medica e chirurgica) e in varî ambienti scientifici americani e inglesi; ... Jonas Edward Salk Salk ‹sòolk›, Jonas Edward. - Microbiologo (New York 1914 - La Jolla, San Diego, 1995). Prof. di batteriologia nell'univ. di Pittsburg (dal 1947), presso la quale è stato anche direttore del laboratorio per le ricerche sui virus; ha condotto studî sulle malattie epidemiche e da virus. Per primo ha realizzato ... vaccino Preparazione rivolta a indurre la produzione di anticorpi protettivi da parte dell’organismo, conferendo una resistenza specifica nei confronti di una determinata malattia infettiva (virale, batterica, protozoaria). In origine, il termine designava il vaiolo dei bovini (o vaiolo vaccino) e il pus ricavato ... virus biologia e medicina Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica autonoma e perciò caratterizzati dalla vita parassitaria endocellulare obbligata; sono agenti ...
Categorie
  • PATOLOGIA in Medicina
Tag
  • SISTEMA RETICOLOENDOTELIALE
  • MALATTIA INFETTIVA
  • MIDOLLO SPINALE
  • DISSEMINAZIONE
  • VASI LINFATICI
Altri risultati per poliomielite
  • poliomielite
    Dizionario di Medicina (2010)
    Infezione del midollo spinale da parte di microrganismi, classicamente enterovirus (picornavirus), appartenenti a uno dei tre tipi di poliovirus, ma anche di virus Coxsackie A e B, di quello dell’encefalite giapponese e del virus West Nile. Nei Paesi in cui i programmi di vaccinazione contro i poliovirus ...
  • poliomielite
    Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
    Stefania Azzolini Malattia infettiva acuta di origine virale. I virus che provocano la poliomielite sono i poliovirius, ossia virus a RNA, del genere Enterovirus e famiglia Picornavirus. I serotipi patogeni sono tre: (a) tipo I (Brunhilde); (b) tipo II (Lansing); (c) tipo III (Leon). L’infezione si ...
  • POLIOMIELITE
    Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
    (XXVII p. 665; App. II, 11, p. 567) Gaetano GIORDANO Le condizioni tecniche di accertamento eziologico enormemente migliorate, le approfondite indagini epidemiologiche condotte con larghezza di mezzi in più paesi ed in varî continenti e le conseguenti possibilità di identificazione clinico-diagnostica ...
  • POLIOMIELITE anteriore acuta
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)
    (XXVII, p. 665) Riccardo SCAPATICCI La denominazione più appropriata deve essere quella di malattia poliomielitica, giacché il virus può colpire tutte le zone motorie del sistema nervoso centrale. È ora precisato che l'agente etiologico della poliomielite appartiene alla classe dei virus filtrabili. ...
  • POLIOMIELITE anteriore acuta
    Enciclopedia Italiana (1935)
    (dal gr. πολιός "grigio" e μυελός "midollo") Francesco Valagussa È chiamata anche: paralisi infantile, o malattia di heine-medin, dal nome dei due medici (Jacob v. Heine [1800-1879] e Oskar Medin [1847-1927]) che rispettivamente, durante epidemie svoltesi a Stoccarda e in Svezia, ne fecero la descrizione ...
Mostra altri risultati
Vocabolario
poliomielite
poliomielite s. f. [comp. del gr. πολιός «grigio» (con allusione alla sostanza grigia) e μυελός «midollo», col suff. medico -ite]. – In medicina, infiammazione della sostanza grigia del midollo spinale: p. anteriore acuta (comunem. detta...
pòlio¹
polio1 pòlio1 s. f., invar. – Forma accorciata, molto frequente nell’uso, di poliomielite (analogam., in composizione, vaccino, siero antipolio, per antipoliomielitico).
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali