polarità Genericamente, orientazione privilegiata che in un ente (per es., una cellula, un corpo elettrizzato ecc.) può derivare sia da particolari relazioni (di simmetria, di antitesi ecc.) con altri enti, sia da una scelta in qualche modo determinatasi fra vari orientamenti o condizioni possibili per l’ente medesimo.
biologia P. organica Proprietà fondamentale degli organismi, comune agli animali, alle piante, alle singole cellule (in particolare alla cellula uovo) e a molti esseri unicellulari che si manifesta o in differenziamenti morfologici, o in differenza di funzione, d’intensità dell’attività metabolica (scambi respiratori, sensibilità a vari agenti tossici), di composizione chimica, di carica o di potenziale elettrico. Associata alla p. funzionale, vi è una p. strutturale, o morfologica, che nella cellula può essere rappresentata, per es., dalla posizione occupata dal nucleo e dal condrioma, dall’apparato di Golgi ecc.
Nell’uovo la p. si configura in una particolare distribuzione dei materiali ooplasmatici, i quali spesso, per essere di diversa densità, assumono una orientazione determinata rispetto all’asse polare dell’uovo. Il polo animale è indicato di solito dal luogo di emissione dei globuli polari o polociti (➔ globulo), che rivela la posizione eccentrica del nucleo, o vescicola germinativa; all’altra estremità dell’asse si trova l’antipolo o polo vegetativo. L’attributo di superiore e inferiore dato ai due poli dell’uovo si addice alle uova ricche di tuorlo (uova lecitiche e telolecitiche) in cui questo materiale inerte e pesante, specialmente concentrato nell’emisfero vegetativo, per la forza di gravità fa rivolgere il polo vegetativo in basso. La p. dell’uovo è una caratteristica costante di tutte le uova ed è in relazione con l’organizzazione del futuro embrione: in genere l’ectoblasto si sviluppa dall’emisfero animale, l’endoblasto da quello vegetativo.
La molecola degli acidi nucleici è una serie polimerica di nucleotidi, i cui costituenti sono uno zucchero pentoso, un fosfato e una base purinica o pirimidinica. Le basi sono unite all’atomo di carbonio nella posizione 1′ del pentoso, i fosfati congiungono la posizione 5′ di uno zucchero con la 3′ del successivo. Perciò le due estremità di una catena sono diverse in quanto l’atomo di carbonio terminale può essere in posizione 5′ o in 3′: in ciò consiste la p. della catena. Nella molecola, che è costituita da una doppia elica, le due eliche sono orientate in direzione opposta: una da 5′ a 3′, l’altra da 3′ a 5′. In genetica la molecola si ‘legge’ in direzione 5→3, perché i dati sperimentali indicano che l’mRNA è sintetizzato secondo una sequenza che va da 5′ a 3′.
Il termine p. è particolarmente usato per indicare la proprietà di un corpo, di un apparecchio ecc. di avere cariche elettriche di un determinato segno: per es., presenta p. positiva quella delle due armature di un condensatore carico su cui si trova carica elettrica positiva; così, ancora, si dice avere p. negativa quello dei due morsetti di un generatore elettrico che abbia potenziale minore rispetto all’altro. Il termine si usa anche per indicare le proprietà, di effetto opposto, dei due estremi di un magnete (p. nord e p. sud).
In geofisica, la p. geomagnetica è il verso assunto dalla magnetizzazione primaria dei minerali contenuti in una roccia, secondo il dipolo del campo magnetico terrestre nel momento della loro formazione. Può essere quindi normale (quando il campo indica il nord) o inversa (quando indica il sud) rispetto al campo magnetico attuale, dal momento che si conoscono periodiche inversioni del campo magnetico terrestre nel corso dei tempi geologici.
In sedimentologia, la p. è in relazione alla posizione giaciturale originaria di uno strato sedimentario, della sua base e del suo tetto stratigrafico, in funzione della gradazione granulometrica, delle strutture sedimentarie interne ed esterne, della posizione dei fossili e dell’ordine di sedimentazione della sequenza di strati.
P. dell’orogenesi o p. orogenica Lo spostamento in direzione e verso dell’onda orogenica che provoca il sollevamento di un orogene. Nelle catene montuose il corrugamento si sposta nel tempo secondo il verso del movimento delle strutture tettoniche a thrust e a falde di ricoprimento. Nelle catene asimmetriche il corrugamento procede dall’interno verso l’esterno della zona orogenica, migrando cioè verso l’avampaese. In quelle simmetriche la p. può essere simmetrica rispetto all’asse orogenico e procedere in senso sia centrifugo sia centripeto.
La p. è il rapporto tra proprietà caratteriali che formano coppie di opposti; costituisce un importante principio della struttura caratterologica nella teoria del carattere di A. Wellek.
Profilo di p. o differenziale semantico Metodo sviluppato da C.E. Osgood (1952) e P.R. Hofstätter (1957) per classificare quantitativamente il contenuto di significato soggettivo di una rappresentazione. Prevede l’uso di una serie di scale bipolari.