Antica provincia e regione della Francia occidentale (20.000 km2 ca.), estesa tra la Bretagna e l’Angiò a N, la Turenna a NE, il Berry e la Marche a E, il Limousin a SE, l’Angoumois, la Saintonge, l’Aunis a S, e l’Oceano Atlantico a O. È parte della regione amministrativa P.-Charentes. Centro principale Poitiers. In senso geografico il P. è ristretto alla regione (soglia del P.) posta tra il Massiccio Armoricano e il Massiccio Centrale, che collega il bacino di Parigi a quello aquitanico, mentre in senso storico la provincia comprende regioni diverse per aspetto e costituzione geologica. La parte orientale, o P. vero e proprio, è un altopiano la cui ossatura risulta costituita da calcare giurassico che ricopre i terreni più antichi qua e là affioranti. L’altopiano, dal Limousin, dove raggiunge l’altezza di 255 m s.l.m., declina dolcemente verso O. La parte occidentale, o Vandea, si ricollega invece ai terreni cristallini del Massiccio Armoricano il cui limite è segnato all’incirca dalla valle del Thouet. Una larga fascia di terreni recenti, formati dalle alluvioni della Loira e della Dordogna, si stende lungo tutto il litorale, addentrandosi notevolmente nell’interno. A N e a S i terreni alluvionali del Marais Breton e del Marais Poitevin sono stati in gran parte conquistati all’agricoltura con un secolare lavoro di bonifica. Il clima è oceanico. Le acque della regione vanno per la maggior parte alla Loira per la Vienne e per i suoi affluenti; il resto del territorio invia le sue acque direttamente all’Atlantico con modesti corsi d’acqua. L’economia della regione è basata soprattutto sull’agricoltura (cereali, foraggi, ortaggi) e sull’allevamento bovino, che alimenta numerosi impianti lattiero-caseari.
Abitato dalla tribù dei Pittoni, divenne con il dominio romano tra le più ricche regioni della Gallia. A lungo conteso tra Neustria, Austrasia e ducato d’Aquitania, dalla vittoria di Carlo Martello a Poitiers (732) fu riportato all’Austrasia; divenuto parte del Regno di Aquitania di Ludovico il Pio, si raccolse nella contea feudale di P. (935), i cui conti ambirono intitolarsi duchi di Aquitania, rivali dei Capetingi. Passato all’Inghilterra per il matrimonio (1137) dell’erede Eleonora (divorziata da Luigi VII di Francia) con Enrico II, fu recuperato dalla Francia e unito alla corona nel 1270. Nella guerra dei Cent’anni, dal trattato di Brétigny (1360) fu riportato sotto il dominio inglese per breve tempo: riconquistato tra il 1370 e il 1375, con la fine della guerra, rifiorì economicamente. Ma, roccaforte del calvinismo francese, fu afflitto ancora dalle guerre di religione, finché le ultime resistenze furono sgominate da Richelieu a La Rochelle.