Nella storia dell'arte greca, decorazione pittorica dei vasi, che ebbe una straordinaria fioritura artistica nel periodo classico. Attraverso la testimonianza della p.v. si è tentato di integrare le poche conoscenze disponibili sulla pittura parietale, per la gran parte perduta e dunque ignota. Nella p.v. si era raggiunto un insuperato livello estetico nella tecnica a figure nere e a figure rosse, con una ricca serie di forme e di tipi di perfetto rigore geometrico, di organica armonia funzionale, di grande gusto decorativo.
La p.v. aveva occupato un posto assai importante nella complessa civiltà che Creta nel Mediterraneo orient. veniva elaborando su premesse neolitiche egeo-anatoliche. Dapprima la ceramica dipinta presentava una grande varietà di colori, che andavano dal rosso su fondo chiaro, al bianco o anche nero su rosso, al rosa su rosso, al grigio su grigio ecc. Motivi prevalentemente lineari, ma anche a fiamma, a scacchiera e a scala, costituivano il repertorio decorativo. Nella fase successiva si ebbe un'accresciuta gamma coloristica a base tricromica (motivi in bianco e in rosso orlati di nero rispettivamente su fondo rosso e su fondo gialliccio), mentre nell'ornato fecero la loro comparsa il meandro e la spirale. Con l'introduzione dell'uso del colore la p.v. si arricchì di espressioni decisamente artistiche e accanto a motivi geometrici comparvero per la prima volta rappresentazioni figurate di uomini e di animali, da allora in poi prevalenti.
Dal mondo miceneo i greci ereditarono la tecnica della cd. vernice, una sostanza nera e brillante, che una volta applicata e cotta non si scioglieva né con l'acqua né con alcun altro solvente. I vasi dipinti erano sottoposti a una doppia cottura: la seconda, che avveniva quando la pittura era stata già applicata sul vaso, aveva lo scopo di fissare il colore. Nel 6° sec. a.C. si ebbe la magnifica fioritura della ceramica attica a figure nere. In testa stava Atene, che da allora in poi avrebbe dominato incontrastata diffondendo la sua produzione nell'intero Mediterraneo; al secondo posto, a una distanza che divenne con il tempo sempre maggiore, Corinto. La tecnica della p.v. a figure nere prevedeva in modo del tutto caratteristico che i particolari delle figure nere fossero dati con uno strumento aguzzo. Con il 5° sec. trionfò la tecnica a figure rosse: la produzione attica si mantenne a grande altezza per tutto il secolo decadendo con impressionante rapidità nel 4° sec., nonostante le varie innovazioni tecniche quali colore dato sul fondo bianco, decorazione impressa, rilievo, rilievo dorato ecc.: la tecnica del rilievo e dello stampiglio, ebbe, al contrario, un grande avvenire nei secoli seguenti.