• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

nuoto

Enciclopedia on line
  • Condividi

Insieme di movimenti, naturali o riflessi o appresi con l’esercizio, che consentono a un uomo o a un animale di muoversi nell’acqua sia immerso in essa sia in superficie.

Sport

Cenni storici

Il nuoto fu assai praticato nell’antichità: ebbe grande importanza presso i Greci, ma ancora più presso i Romani, che diffusero la sua pratica a fini educativi e militari e diedero un sensibile impulso alla costruzione di piscine. Nel Medioevo ebbe una diffusione molto limitata, benché per tale periodo si abbiano notizie di gare. Un crescente interesse per la pratica natatoria è più tardi testimoniato da diversi specifici trattati pubblicati in Italia e in altri paesi europei tra 16° e 18° secolo.

Intorno al 1820 incominciò ad affermarsi il n. agonistico in senso moderno. Nel 1833 furono organizzate le prime gare di n. e tuffi, in Germania; si codificarono nuove tecniche o stili, come l’over, praticato dall’inglese W. Cole, e il trudgen (o trudgeon), dal nome di J. Trudgen che per primo adottò in gara tale modo di nuotare. Più tardi soldati inglesi importarono dall’India un nuovo stile, che doveva essere il precursore del crawl, oggi universalmente adottato nel n. stile libero. Nel 1902 avvalendosi di questo stile l’australiano D. Cavill superò tutti i precedenti primati.

Dall’antica nuotata a rana, dall’over, dal trudgen, dal crawl derivarono gli altri stili: il dorso, la farfalla e il delfino. Strettamente legato ai Giochi olimpici, il n. vide emergere via via atleti giapponesi, australiani, statunitensi (l’americano J. Weissmüller fu il primo nuotatore riuscito a scendere sotto il minuto, precisamente 59″, sulla distanza dei 100 m stile libero, nel 1924) e, poi, dell’Est europeo. Successivamente il n. agonistico si venne affermando anche in paesi che non vantavano una tradizione specifica (un atleta del Suriname, A. Nesty, vinse la gara dei 100 m delfino ai Giochi olimpici di Seul nel 1988).

In Italia il n. agonistico prese avvio nel 1891 con la fondazione della società Rari Nantes Roma; poco dopo sorsero altre società con sede in Genova, Trieste e Milano. Ciò fu dovuto in particolare all’appassionata propaganda del campione triestino A. Santoni. Solo successivamente il n. italiano poté giovarsi di larghe leve di giovanissimi che hanno cominciato a praticare tale sport in numero sempre crescente. L’Italia riuscì a occupare un posto di prestigio in Europa negli anni 1960, sino a quando, in una gravissima sciagura aerea avvenuta a Brema nel 1966, perirono quasi tutti i migliori nuotatori della nazionale italiana. Tra i migliori atleti italiani del dopoguerra spiccano in campo maschile P. Pucci, primatista e campione europeo sui 100 m s.l. (1958); F. Dennerlein, primatista europeo sui 200 m delfino (1962); D. Rora, primatista europeo sui 100 m dorso (1963); G. Franceschi, campione europeo sui 200 e 400 m misti (1983); G. Lamberti, campione e primatista mondiale ed europeo sui 200 m s.l. (1989, 1991), nonché campione primatista europeo sui 100 m s.l. (1989); L. Sacchi, campione europeo sui 400 m misti (1991). S. Battistelli è stato poi, tra gli uomini, il primo atleta a vincere una medaglia (bronzo) olimpica (1988), oltre a diventare campione europeo sui 200 m dorso (1989) e nella staffetta 4×200 m s.l. (insieme a G. Lamberti, R. Gleria, M. Trevisan, 1989). Importantissimi risultati hanno in seguito ottenuto D. Fioravanti, M. Rosolino, E. Brembilla, A. Boggiatto, F. Magnini. In campo femminile si sono segnalate D. Beneck, primatista europea sui 200 m s.l. (1965), N. Calligaris, la prima atleta italiana ad avere detenuto un primato mondiale e a vincere una medaglia olimpica, F. Pellegrini prima nuotatrice italiana a vincere un oro olimpico (200 m s.l., Pechino 2008).

In Italia l’attività natatoria è regolata dalla Federazione Italiana Nuoto (FIN). La direzione tecnica e organizzativa del n. mondiale è affidata alla Fédération Internationale de Natation Amateurs (FINA).

Tecnica degli stili e tipi di gara

Gli stili di n. moderni sono quattro:

fig. A

Stile libero, o crawl (fig. A)

La bracciata è lunga con movimento alternato; nella fase di trazione il braccio si piega sotto il petto con un’angolazione di circa 90 gradi e si distende quindi completamente nella fase finale. La battuta delle gambe è molto stretta e veloce, con una spinta dall’alto in basso e movimento alternato. La respirazione si esegue indifferentemente sulla spalla sinistra o destra. La perfetta coordinazione di questi movimenti permette il raggiungimento di elevate prestazioni tecniche. Le gare olimpiche si disputano sulle distanze di 50, 100, 200, 400, 800 (donne) e 1500 m (uomini).

Rana (fig. B)

In questo stile le mani, partendo dal petto, devono essere allungate in avanti insieme e quindi riportate al petto simultaneamente e simmetricamente, con estensione laterale. Anche il movimento delle gambe deve avvenire contemporaneamente e simmetricamente, con uno stesso movimento laterale; dopo la partenza e le virate si può effettuare una sola bracciata sott’acqua, mentre durante la gara il corpo deve poggiare sul petto e le spalle vanno tenute orizzontali sull’acqua, le mani devono toccare simultaneamente il bordo della vasca sia alle virate sia all’arrivo; è permesso al nuotatore eseguire qualsiasi tipo di virata e quindi anche quella detta a capovolta, abituale nelle gare di stile libero, purché egli abbia toccato regolarmente la parete prima della virata, e purché, dopo aver preso la spinta con i piedi, riprenda a nuotare secondo le norme dello stile obbligato; gare olimpiche: 100 e 200 m.

Farfalla

Il movimento delle braccia è simultaneo, al di sopra della superficie dell’acqua quando vengono portate in avanti, cioè nella fase di recupero delle stesse, mentre il movimento delle gambe è lo stesso della rana; lo stile delfino (fig. C) deriva da quello farfalla, da cui differisce perché il movimento delle gambe e dei piedi è contemporaneo e deve essere eseguito dall’alto in basso, secondo un piano verticale. Nelle gare nazionali e internazionali è ormai generalmente adottato in luogo dello stile farfalla. Alle virate e all’arrivo i concorrenti devono toccare la parete della vasca con le due mani simultaneamente allo stesso livello, mantenendo orizzontale la posizione delle spalle. Il concorrente che esegue un movimento qualsiasi di nuoto sul fianco è squalificato. Dopo la partenza e dopo la virata il nuotatore può effettuare, sott’acqua, una o più battute con le gambe e un solo movimento di trazione con le braccia: tale movimento si intende nel senso che il nuotatore, partendo a braccia tese in avanti, deve riportarle ai fianchi, allo scopo di favorire l’emersione. Gare olimpiche: 100 e 200 m.

Dorso (fig. D)

Il concorrente, per compiere regolarmente il percorso di gara, deve mantenere ininterrottamente la posizione sul dorso, dalla partenza fino al momento in cui la mano tocca la parete, per la virata o l’arrivo. Le braccia si alternano nella fase di recupero e di trazione, mentre la battuta delle gambe è molto stretta e veloce come nello stile libero, ma la spinta avviene dal basso verso l’alto. Le gare olimpiche si disputano sulle distanze di 100 e 200 m. Dal 1968 è stata anche inclusa nel programma olimpico la specialità dei «misti», che si effettua dividendo in parti uguali tutto il percorso, con la seguente successione degli stili: delfino, dorso, rana, stile libero, su 200 e 400 m.

La staffetta è una gara cui partecipano squadre di 4 concorrenti: i nuotatori si danno il cambio, che va effettuato senza staccare i piedi dal bordo della vasca prima che il concorrente che precede abbia regolarmente ultimato il suo tratto di percorso; la staffetta può essere a stile libero e mista; in quest’ultima (4×100 m) i 4 concorrenti nuotano ciascuno in uno degli stili regolamentari in questo ordine: dorso, rana, delfino, stile libero. In quella a stile libero le gare olimpiche previste sono la 4×100 e la 4×200 m.

Dalla fine degli anni 1980 si disputano in acque libere gare ufficiali di fondo (5 km) e di gran fondo (25 km). Queste specialità sono state inserite nel programma dei campionati europei nel 1989, dei campionati mondiali nel 1991 (fondo) e nel 1998 (gran fondo).

N. sincronizzato

È uno sport acquatico (fig. E) sviluppatosi negli Stati Uniti sulla scia dei film di varietà musicale-acquatico degli anni 1940 interpretati dall’attrice ed ex nuotatrice E. Williams. Regolamentata dalla FINA a partire dal 1970, questa disciplina, frequentata quasi esclusivamente da donne ma in teoria aperta anche agli uomini, è entrata a far parte delle grandi manifestazioni internazionali di n. negli anni 1970: nel 1973 è stata inclusa nel programma dei campionati del mondo, nel 1974 in quello dei campionati europei. Il n. sicronizzato è stato poi ammesso per la prima volta ai Giochi olimpici nel 1984, a Los Angeles. A livello internazionale vede primeggiare soprattutto statunitensi e canadesi.

Il n. sincronizzato comporta l’esecuzione in piscina di esercizi obbligatori e di esercizi liberi, questi ultimi eseguiti con accompagnamento musicale tramite un ripetitore di suoni subacqueo. Si hanno tre categorie di gare: singolo, duo (cioè a coppie) e a squadre (fino a otto componenti). Il punteggio finale per ciascuna prova, costituita dall’insieme di un esercizio obbligatorio e di un esercizio libero, risulta dalla somma dei voti espressi dai sette componenti della giuria.

Zoologia

Nei pesci fusiformi la propulsione è determinata principalmente dai movimenti laterali della coda che s’incurva alternativamente a destra e a sinistra. La pinna codale coadiuva il movimento; le pinne pari servono principalmente a mantenere l’equilibrio e a modificare la direzione, le pinne dorsali e anali a dare stabilità al corpo. I pesci a corpo allungato serpentiforme nuotano con movimenti ondulatori di tutto il corpo; i pesci piatti con movimenti ondulatori coadiuvati dal movimento delle pinne.

I vertebrati tetrapodi battono l’acqua con gli arti, che sono talora provvisti di membrane interdigitali (molti Anfibi, Uccelli, Mammiferi). In alcuni gruppi (per es. Cetacei, Pinnipedi) adattati secondariamente alla vita acquatica, gli arti si sono trasformati in organi più adatti al n. (natatoie). I Mammiferi terrestri, d’istinto, sono quasi tutti buoni nuotatori.

Negli invertebrati, per il n., sono in opera gli adattamenti più vari: appendici che battono l’acqua, movimenti ondulatori di tutto il corpo, contrazioni ritmiche dell’ombrella delle Meduse ecc. I Cefalopodi nuotano espellendo ritmicamente l’acqua dal sacco palleale attraverso l’imbuto, e si spostano così all’indietro.

Vedi anche
Massimiliano Rosolino Nuotatore italiano (n. Napoli 1978), specialista dello stile libero. Ha iniziato la lunga serie di successi internazionali nel 1995 con un terzo posto nella gara dei 4×200 m s. l. ai campionati europei. L'anno di maggior successo è stato il 2000, quando ha vinto quattro medaglie d'oro ai campionati europei ... Domenico Fioravanti Nuotatore italiano (n. Novara 1977), specialista del nuoto a rana. Ha raggiunto i migliori risultati a livello internazionale nel 2000, anno in cui ha vinto l'oro nei 100 m e nei 200 m alle Olimpiadi (Sydney), l'oro nei 100 m e l'argento nei 200 m ai campionati europei vasca lunga, l'oro nei 50 e nei ... Emiliano Brembilla − Nuotatore italiano (n. Ponte San Pietro 1978). Specialista dello stile libero, ha vinto tre medaglie mondiali (un argento a Perth, 1998; un argento e un bronzo a Fukuoka, 2001) e nove titoli europei nei 400 m, nei 1500 m e nella staffetta 4×200 m (1997-2008). Ai Giochi Olimpici di Atene del 2004 ha ... pallanuoto Sport a squadre, le cui regole e tattiche di gioco somigliano a quelle del calcio, compatibilmente con la differenza dello specchio d’acqua in cui si svolge; i nuotatori devono cercare di lanciare, con una mano sola, il pallone nella rete avversaria. Il campo Il campo di gara è costituito da una piscina ...
Indice
  • 1 Sport
    • 1.1 Cenni storici
    • 1.2 Tecnica degli stili e tipi di gara
      • 1.2.1 Stile libero, o crawl (fig. A)
      • 1.2.2 Rana (fig. B)
      • 1.2.3 Farfalla
      • 1.2.4 Dorso (fig. D)
    • 1.3 N. sincronizzato
  • 2 Zoologia
Categorie
  • TEMI GENERALI in Zoologia
  • DISCIPLINE SPORTIVE in Sport
  • TEMI GENERALI in Sport
Tag
  • F. DENNERLEIN
  • PESCI PIATTI
  • INVERTEBRATI
  • LOS ANGELES
  • STATI UNITI
Altri risultati per nuoto
  • NUOTO
    Enciclopedia Italiana - IX Appendice (2015)
    Alessandro Capriotti – Mondiali 2007. Olimpiadi di Pechino 2008. Mondiali 2009. Mondiali 2011. Olimpiadi di Londra 2012. Mondiali 2013. Mondiali 2015 La linea di tendenza degli sport acquatici come n., in tutte le sue specialità, tuffi e pallanuoto negli anni a cavallo tra il primo e il secondo decennio ...
  • NUOTO
    Il Libro dell'Anno 2009
    Nuoto «Water is our world» (logo della FINA) La lunga storia del nuoto 17 luglio Si apre a Roma la 13a edizione dei FINA World Championships, durante i quali 2500 atleti provenienti da 170 nazioni si sfideranno per 17 giorni in gare di nuoto, pallanuoto, tuffi, nuoto sincronizzato e nuoto in acque libere, ...
  • Nuoto
    Enciclopedia Italiana - VII Appendice (2007)
    Alessandro Capriotti Le manifestazioni agonistiche che hanno al centro gli sport acquatici come n. (in tutte le sue specialità), tuffi e pallanuoto sono ormai numerose: campionati continentali, Mondiali in vasca lunga e in vasca corta, meeeting, Olimpiadi. Per tracciare una linea di tendenza di tali ...
  • NUOTO
    Enciclopedia dello Sport (2005)
    Nuoto Gianfranco e Luigi Saini Origini e diffusione L'esistenza di pitture murali, incisioni o graffiti che rappresentano scene di nuoto testimonia come presso le antiche popolazioni sviluppatesi in rapporto con l'acqua la capacità di nuotare si fosse affermata in modo naturale, probabilmente non ...
  • Nuoto
    Universo del Corpo (2000)
    George A. Bray Claude Bouchard Il nuoto è l'insieme dei movimenti che consentono al corpo immerso nell'acqua di mantenersi a galla e di avanzare. Per i Mammiferi terrestri rappresenta un sistema di locomozione poco naturale, al quale fare ricorso solamente in caso di necessità; alcuni di essi, tuttavia, ...
  • NUOTO
    Enciclopedia Italiana (1935)
    (fr. natation, nage; sp. natación; ted. Schwimmen; ingl. swimming) Goffredo Barbacci Il nuoto è il complesso dei movimenti che permettono al corpo immerso nell'acqua di mantenervisi a galla e di progredirvi. Il corpo umano, che a parità di volume sarebbe piu pesante dell'acqua, riesce a mantenersi ...
Mostra altri risultati
Vocabolario
nuòto
nuoto nuòto (raro e ant. nòto) s. m. [der. di nuotare]. – L’atto, il fatto di nuotare; insieme di movimenti, naturali o riflessi o appresi con l’esercizio, che consentono a un uomo o a un animale di muoversi nell’acqua sia immerso in essa...
nuotare
nuotare (raro e ant. notare) v. intr. [lat. natare, con alterazione non bene spiegata della vocale] (io nuòto, ecc.; il dittongo tende a mantenersi anche fuori d’accento per evitare l’ambiguità con notare «prendere nota»; aus. avere). –...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali