Fisico (Budapest 1898 - La Jolla, California, 1964), naturalizzato statunitense (dal 1943). Prof. di fisica, alla sua attività di ricerca in collaborazione con T. A. Chalmers si deve la scoperta (1934) del cosiddetto effetto S.-Chalmers, sul quale è basato il metodo di S.-Chalmers . Successivamente (dal 1942) fece parte del gruppo di E. Fermi per la realizzazione delle prime bombe nucleari; dissociatosi dallo studio di tali armi, lasciò la fisica nucleare, divenendo prof. di biofisica (1946).
Nato da famiglia ebraica, studiò a Berlino e qui divenne ricercatore; nel 1929 diede un contributo interessante alla teoria dell'informazione a partire da considerazioni termodinamiche legate al concetto di entropia. Dopo l'ascesa al potere dei nazisti, si spostò a Vienna e nel 1934 a Londra, dove divenne uno dei fondatori dell'Academic assistance council, a sostegno degli scienziati emigrati dalla Germania. A questo stesso anno si deve l'individuazione dell'effetto S.-Chalmers, fenomeno, consistente nel fatto che un atomo divenuto radioattivo per bombardamento di neutroni si libera dai legami molecolari, e del connesso il metodo di S.-Chalmers, metodo di separazione di isotopi radioattivi. Nel 1937 si trasferì negli USA, alla Columbia University, dove nel 1939 verificò con W. Zinn la possibilità di reazioni di fissione a catena controllate dell'235U bombardato con neutroni lenti. Nello stesso anno convinse A. Einstein a scrivere la celebre lettera al presidente F. D. Roosevelt sull'opportunità di realizzare la bomba atomica. Dal 1942 si dedicò a ricerche di fisica nucleare presso l'univ. di Chicago, dove collaborò con E. Fermi alla costruzione del primo reattore nucleare. Partecipò poi intensamente alla realizzazione delle prime bombe atomiche, ma con crescenti dubbi sulla liceità del loro impiego; nel 1946 manifestò la sua posizione ormai dichiaratamente pacifista, abbandonando non solo le attività per conto della commissione statunitense per l'energia atomica ma anche gli studi di fisica nucleare e passando alla biologia: prof. di biofisica nel 1946 all'univ. di Chicago, nel 1956 passò all'Istituto Salk di studi biologici, dove lavorò sino alla morte.