Elemento inserito in aderenza fra due superfici combacianti. G. d’attrito Materiale di rivestimento antifrizione, opportunamente sagomato, che si inserisce tra superfici metalliche destinate a strisciare compresse tra loro, come nel caso dei freni e della frizione negli autoveicoli. G. di tenuta Ogni elemento inserito fra due superfici rigide, fisse o mobili, allo scopo di assicurare la tenuta rispetto a un fluido, come, per es., nei giunti per tubazioni. Le g. di tenuta possono essere di forma e natura diversa (v. fig.): la forma più comune è ad anello (a sezione rettangolare, quadrata, triangolare, circolare ecc.); il materiale varia a seconda delle condizioni di lavoro (pressione, temperatura ecc.) e della natura del fluido: per es., gomma, cuoio, canapa per acqua fredda; rame, piombo, fibra vulcanizzata per acqua calda; materiali speciali (per es., teflon) per vapori surriscaldati.