Anello f. Componente periferica del disco intervertebrale, che circonda il nucleo polposo, di consistenza più molle.
Tessuto f. Tipo di tessuto connettivo ricco di fibre collagene orientate nel senso delle forze che esercitano su di esse una trazione. In base alla direzione dei fasci di fibre collagene si distinguono: a) il tessuto f. a fasci paralleli dei tendini e dei legamenti; b) il tessuto f. a fasci incrociati delle aponeurosi, della sclerotica, della cornea. La formazione di tessuto f. è detta fibroplasia; è per lo più espressione di fenomeni riparativi, quali si verificano, per es., nella formazione di cicatrici. Quando in un organo assume proporzioni patologiche, ne altera la struttura e conduce alla fibrosi. La fibrosi di un organo comporta una insufficienza funzionale di esso e può in taluni casi (fegato) costituire un pre-stadio della cirrosi.
La diatesi fibroplastica è caratterizzata dall’abnorme tendenza alla formazione di connettivo in eccesso durante i processi riparativi nei tessuti lesi. L’ endocardite fibroplastica è caratterizzata da indurimento e deformazioni delle valvole del cuore e rappresenta di solito l’esito di una endocardite reumatica.
La fibrosite rappresenta una sindrome dolorosa, a collocazione nosografica incerta, a carico dell’apparato locomotore, con coinvolgimento del tessuto f. (connettivo interstiziale dei muscoli, legamenti, tendini, aponeurosi ecc.), ma senza specifici segni clinici, di laboratorio o istologici.
In istologia patologica, la fibrosclerosi è la coesistenza di alterazioni fibrotiche e sclerotiche.
Struttura f. In mineralogia, struttura di un aggregato cristallino costituito da individui sviluppati soprattutto in una direzione, cioè allungati a forma di fibre. La struttura si dice fibroso-raggiata se le fibre, partendo da un unico punto, si irradiano in ogni direzione; fibroso-raggiata-concentrica se l’aggregato è costituito da più strati di fibre raggiate.