còppia In fisica, insieme di due enti (due particelle, due forze, due conduttori ecc.) legati fra loro da particolari relazioni.
In meccanica applicata, ha il nome di c. l’insieme di due corpi tra loro in contatto, vincolati in maniera tale che uno possa trasmettere il moto all’altro. Le superfici di contatto dei due corpi sono gli elementi cinematici della c., detti anche elementi geometrici coniugati o superfici coniugate. Una c. è detta cinematica quando i vincoli sono tali che il moto relativo di un corpo rispetto all’altro avviene con un solo grado di libertà, cioè quando è sufficiente un solo parametro scalare per individuare la posizione relativa dei due corpi di cui essa è composta.
In fisica dello stato solido, c. di elettroni che può muoversi all’interno di un metallo senza scambiare energia con gli ioni del reticolo cristallino. La formazione delle c. di Cooper è responsabile del fenomeno della superconduzione.
In fisica delle particelle elementari, l’insieme di una particella e della corrispondente antiparticella: costituiscono una c. di particelle, per es., l’elettrone e il positrone.
Circuito costituito da due conduttori di diverso materiale saldati in due punti mantenuti a differente temperatura, cosicché in esso insorge l’effetto termoelettrico (➔ termoelettricità).
In meccanica, l’insieme di due vettori applicati in due punti A1 e A2 (v. fig.) aventi lo stesso modulo e la stessa direzione, ma versi opposti. La distanza b tra le rette di applicazione dei due vettori si dice braccio della c.; se b, in particolare, è nullo, cioè i due vettori sono direttamente opposti, si ha la cosiddetta c. di braccio nullo o c. degenere. Intensità di una c. è il comune modulo v dei due vettori. Verso di una c. è il verso di rotazione concordemente individuato dai due vettori attorno a un qualunque punto interno alla striscia di piano limitata dalle loro rette (c. levogira o destrogira). Il risultante di una c. è nullo. Il momento rispetto a una qualunque retta parallela al piano n della c. o a esso appartenente è nullo; il momento rispetto a una qualunque retta normale a π è dato da bv, con il segno + se si intende la normale a π per A1 orientata in modo che il vettore applicato in A2 appaia a essa levogiro. Il momento polare di una c. è indipendente dalla scelta del polo: è un vettore orientato come la normale suddetta, di grandezza bv. Due c. aventi lo stesso verso e lo stesso momento si dicono c. equivalenti. Con riferimento a una struttura sollecitata a flessione, a torsione, sono dette c. flettente e c. torcente le c. di forze, i cui momenti sono, rispettivamente, il momento flettente, il momento torcente.
Insieme costituito da due conduttori metallici, omotermi, di natura diversa, a contatto tra loro, in cui insorge l’effetto Volta.