Proprietà del muscolo di accorciarsi durante il movimento; con l’accorciamento si ha un aumento di spessore del muscolo, senza variazione di volume. La c. avviene per effetto dell’eccitamento trasmesso dal nervo attraverso la placca motrice ma, in condizioni sperimentali, può avvenire anche per stimoli di altra natura (meccanici, elettrici ecc.) applicati direttamente sulla fibra muscolare. La c. è detta isotonica se non varia la tensione del muscolo, isometrica se varia la tensione restando costante la lunghezza; se lo stimolo arriva al muscolo per mezzo del suo nervo, la c. si inizia a livello del ventre muscolare e di qui si propaga come un’onda nelle due direzioni. Diverse c. singole possono fondersi in un’unica c. durevole che si chiama tetano.
In cartografia, c. delle aree, rimpicciolimento che nelle carte geografiche costruite con il sistema della proiezione ortografica si rende necessario nella rappresentazione delle aree marginali rispetto a quelle interne, con conseguente deformazione. Nelle carte prospettiche piane la c. si manifesta lungo tutto il margine della carta, in quelle di sviluppo soltanto lungo i due lati opposti.
geologia C. terrestre Diminuzione del volume del nucleo centrale della Terra, dovuta a raffreddamento, dalla quale, per la conseguente formazione di pieghe nella crosta superficiale, sarebbero causati i fenomeni orogenici secondo la teoria della c. terrestre formulata (1829) da Élie de Beaumont.
Fusione di due vocali in una, che risulta lunga nelle lingue che distinguono la quantità. La vocale risultante può avere la colorazione di una delle sue componenti, o essere diversa da esse: per es. lat. mālo «preferisco» da māuŏlo; gr. ἑτίμων «onoravo» da ἑτίμαον.
In analisi matematica, è detta c. un’applicazione F di uno spazio metrico in sé per la quale esista un numero a〈1 tale che sia d[F(x), F(y)]≤ad (x, y) per ogni coppia di punti x, y dello spazio, dove d indica la distanza dello spazio metrico.
Il teorema delle c. afferma che ogni c. su uno spazio metrico ha un unico punto fisso, ossia un punto per cui vale F (x)=x.
In idraulica, c. della vena, riduzione di sezione che si determina in una vena fluida effluente da un orifizio a piccola distanza da esso (➔ foronomia).