Forami di c. Sono i fori intervertebrali attraverso i quali passano le radici spinali.
Fenomeno consistente nella temporanea unione di due organismi unicellulari e in uno scambio di materiale nucleare. Nei batteri indica un passaggio di informazione genetica (tratti di cromosoma) da un batterio donatore a uno accettore attraverso un ponte citoplasmatico molto fragile detto pilus.
In botanica, riproduzione per fusione tra organismi unicellulari liberi, contrapposto a copulazione.
C. di carica L’operazione che applicata a una particella cambia il segno della carica elettrica e di tutte le cariche generalizzate (numero barionico, leptonico ecc.).
Per la c. elettronica ➔ legame chimico.
In genere, la flessione del verbo, che in alcune lingue indoeuropee esprime il tempo, il modo, il numero, la persona e la diatesi. In particolare si dice c. la sistemazione delle diverse forme del verbo, per cui date alcune forme fondamentali o anche una sola, si hanno gli elementi sufficienti per costruire tutte le altre. In italiano le c. sono tre.