Si dice di organo derivante dalla riunione di più organi o elementi simili: foglia c., formata da più foglioline, (come nella robinia e nell’ippocastano); infiorescenza c., quando il suo asse è ramificato e reca infiorescenze secondarie.
Sostanza, di composizione chimica definita, risultante dall’unione di due o più elementi diversi. La combinazione dei diversi elementi che reagiscono per formare un c. avviene secondo leggi stabilite (delle proporzioni definite, delle proporzioni multiple, dei pesi di combinazione ecc.; ➔ combinazione). La maggior parte dei c. esistenti è di origine sintetica. I c. vengono divisi in inorganici e organici: i primi sono quelli non comprendenti nella loro molecola atomi di carbonio (fanno però eccezione l’ossido di carbonio, l’anidride carbonica, i carbonati, i carburi che sono anch’essi classificati come inorganici); i c. organici invece sono quelli risultanti dalla combinazione del carbonio con idrogeno da soli o insieme ad altri elementi, come ossigeno, azoto, zolfo e altri meno frequenti. Si definiscono: c. asimmetrici, quando contengono uno o più atomi di carbonio asimmetrici e otticamente attivi; c. binari, ternari, quaternari, se le molecole sono formate da atomi rispettivamente di due o di tre o di quattro diverse specie; c. non stechiometrici, quelli, come i c. intermetallici (➔ intermetallici, composti), per i quali non vale la legge della composizione costante; c. molecolari o di addizione, quelli che si formano per unione di due o più molecole di sostanze diverse; c. non saturi, classe di c. organici contenenti doppi o tripli legami fra gli atomi di carbonio; c. omologhi, quelli chimicamente simili (appartenenti cioè a una stessa serie), ma che differiscono fra di loro di una quantità costante (come -CH2-): per es., metano (CH4), etano (C2H6), propano (C3H8) ecc.; c. organometallici (o metallorganici), classe di c. organici, in cui uno o più atomi di carbonio sono legati ad atomi metallici (magnesio, cobalto, ferro, zinco ecc.); c. saturi, classe di c. organici contenenti solo legami semplici ovvero quelli nei quali le valenze degli atomi di carbonio sono tutte saturate e quindi non contengono doppi o tripli legami.
Per i composti complessi ➔ compósto di coordinazióne.