Area di terreno opportunamente recintata, nella quale si svolgono le operazioni necessarie alla costruzione di un’opera di ingegneria civile. Vi sono in genere contenuti gli impianti, i macchinari, i depositi, le costruzioni provvisorie e quanto altro occorra per il compimento dell’opera.
L’organizzazione del c. deve essere riferita ai principali gruppi di operazioni che compongono il ciclo costruttivo:
a) ricevimento, controllo e deposito dei materiali;
b) preparazione e lavorazione parziale di alcuni di essi (impasto di malte e calcestruzzi, lavorazione dei ferri per il cemento armato ecc.);
c) lavori preparatori e accessori (scavi, ponteggi di servizio ecc.);
d) posa in opera dei materiali nella costruzione.
Per alcune opere di più vasto respiro (per es., complessi residenziali, direzionali ecc.) la disponibilità di elementi standardizzati prefabbricati fa sì che nel cantiere si svolgano operazioni di semplice assemblaggio, con conseguente necessità di mezzi dotati di notevole flessibilità d’impiego.
Fra le attrezzature e i macchinari di c. di uso corrente sono i martelli demolitori, gli scarificatori, i compattatori, i tagliatori a disco, tutti collegabili a prese di potenza, spesso secondarie e comandate da una macchina primaria. Per quanto concerne l’utilizzazione del calcestruzzo nei grandi c. è spesso conveniente l’impiego di apposite centrali di betonaggio che garantiscono regolarità di esecuzione e precisione di dosaggio, mentre in piccoli e medi c. il calcestruzzo è acquistato in grandi centrali di betonaggio organizzate industrialmente e trasportato in c. con autobetoniere. Nei grandi e medi c. sono usati normalmente vagoncini ribaltabili e pale caricatrici per il trasporto e la movimentazione di materiali grezzi e di semilavorati; miniescavatori sono impiegati per scavi anche in spazi ristretti. Sia per nuove costruzioni, sia per lavori di manutenzione sono in uso ponti mobili elevatori, costituiti da elementi orizzontali modulari sostenuti da montanti d’acciaio a traliccio, sia indipendenti dalle strutture in costruzione, sia a esse ancorati, sollevati da motori elettrici autofrenanti e provvisti di paracadute meccanico; gli elevatori con montanti ancorati possono raggiungere i 100 m d’altezza. Nei lavori stradali è frequente l’impiego di veicoli polivalenti sui quali si possono montare attrezzature diverse per poterli adoperare come pale caricatrici, falciatrici, scavafossi, spazzaneve ecc. Per la realizzazione dei manufatti in calcestruzzo armato e non, sono di uso corrente le casseforme costituite da piastre d’acciaio di misure standard che possono essere variamente componibili a formare le dimensioni volute; casseforme automontanti servono per le opere a prevalente sviluppo verticale, quali pile da ponte, torri per ascensori, serbatoi, piezometri ecc.; centine rampanti sono di uso corrente per la costruzione di viadotti a conci successivi a sbalzo.
Vari programmi per elaboratore riguardano l’organizzazione e la strutturazione del c., consentendo di ottimizzare le varie fasi di conduzione.
C. navale Stabilimento dove si costruiscono e si varano le navi, provvedendo a quanto occorre per il loro allestimento, e dove si riparano navi già in esercizio. A seconda del tipo delle navi in costruzione, comprende essenzialmente: la sala d’arte, dove si fa il progetto della nave con i suoi particolari; la sala a tracciare, dove si disegna al vero la carena e gran parte dello scafo; le officine di carpenteria in legno e in ferro; le officine meccanica, tubisti, stipettai e tappezzieri, elettricisti; i magazzini e i depositi per materiali grezzi e lavorati; i piazzali di prefabbricazione delle parti dello scafo.