Famiglia (chiamata anche Cruciferee o Crocifere) di piante tradizionalmente classificata nell’ordine Readali e inclusa dalla moderna analisi cladistica nell’ordine Brassicali. Il monofiletismo delle B. è sostenuto a livello sia morfologico sia molecolare da studi effettuati negli anni 1990. Tra i caratteri morfologici sinapomorfi (➔ cladismo) ci sono i filamenti degli stami allungati e la presenza di un ginoforo che sostiene l’ovario, provocandone l’allungamento verso l’esterno del fiore dopo la fecondazione. Da un punto di vista filogenetico le B. sono composte da 3 gruppi, le sottofamiglie Capparoidee, Cleomoidee, Brassicoidee. Tradizionalmente le Capparoidee e le Cleomoidee erano riunite nella famiglia Capparidacee (➔). Le Capparoidee vengono distinte dagli altri due gruppi sulla base dell’analisi del DNA, le Cleomoidee presentano foglie composte palmate e fiori a simmetria bilaterale, le Brassicoidee hanno un embrione ripiegato nel seme e, nel frutto, un replo, cioè un falso setto che divide longitudinalmente il frutto in due sezioni.
Le B. comprendono erbe suffrutici e arbusti con foglie sparse, senza stipole, fiori attinomorfi in racemi privi di brattee e bratteole, con calice di 4 sepali in 2 cicli, corolla di 4 petali, 6 stami tetradinami, 2 carpelli costituenti un pistillo supero. Il frutto è tipicamente una siliqua, talora è un achenio o un frutto indeiscente pluriseminato, o un lomento. Vi sono comprese circa 3000 specie delle regioni temperate e fredde. Molte B. vengono utilizzate: nell’alimentazione dell’uomo e degli animali domestici (cren, o rafano, crescione, ravanello, cavolo, cavolo marittimo, rapa, navone, agretto); per la fornitura di olio (colza, ravizzone, senape bianca, camelina ecc.); come medicinali (coclearia e senape nera); ornamentali per i fiori (violacciocche, alcune Iberis ecc.); per i frutti (lunaria).