Unità di misura del tempo che corrisponde sostanzialmente al periodo di rivoluzione della Terra intorno al Sole. Questo periodo ( a. sidereo o astrale) vale esattamente 365d6h9m9,54s. Per il fenomeno della precessione degli equinozi l’a. sidereo non potrebbe servire per la vita civile, principalmente perché non sarebbe legato al ritorno delle stagioni; onde ci si riferisce all’ a. tropico (o a. solare o equinoziale), intervallo di tempo (pari a 365d5h48m 46,98s) compreso tra due passaggi consecutivi del Sole al punto gamma (o punto vernale), sul quale si fonda il calendario solare. Per gli usi pratici ha valore l’ a. civile o comune, che ha la durata media e legale di 365 giorni, e si estende fra il 1° gennaio e il 31 dicembre, trascurando le frazioni astronomiche dell’a. tropico, le quali si accumulano di quattro in quattro a. a formare un giorno in più nell’a. detto bisestile.
Annus fictus L’anno tropico, qualora lo si faccia iniziare dall’istante in cui la longitudine media del Sole è 280° esatti (epoca sempre prossima al 1° gennaio). È usato in astronomia ed è detto anche anno fittizio o di Bessel o besseliano (da F.W. Bessel).
A.-luce Unità di misura delle lunghezze. È la distanza che la luce percorre in un anno tropico e corrisponde a 9,46‧1015 m.
A. liturgico (o a. ecclesiastico) Rappresenta il memoriale delle opere di Dio e dei misteri di Cristo, mediante il quale la Chiesa opera la santificazione dei fedeli. Si svolge nel corso dell’a. solare, computato a settimane, cioè a domeniche, raggruppate in tempi che formano a loro volta dei cicli. La sua struttura è legata a due eventi fondamentali della storia sacra: la creazione e la redenzione. Il memoriale della creazione si esprime nel ciclo ebdomadario (dalla domenica al sabato) del Breviario, specie con gli inni del vespro; il memoriale della redenzione ha uno svolgimento annuale. Centro e vertice dell’a. liturgico sono la morte e la risurrezione di Cristo, nella loro celebrazione annuale, la Pasqua, e settimanale, la domenica. Nel ciclo annuale del memoriale dei misteri di Cristo la Chiesa venera anche la Vergine e ha altresì inserito la memoria dei martiri e dei santi.
Natale e Pasqua costituiscono le due grandi solennità dell’a., attorno alle quali si muovono due cicli: cristologico (Natale) e soteriologico (Pasqua). Un periodo di preparazione precede ciascuna solennità, e il carattere di essa si prolunga anche in un periodo successivo. L’a. si articola così in: Avvento (4 settimane di preparazione), Natale, tempo natalizio con la festa dell’Epifania e le domeniche che intercorrono tra questa festa e la Quaresima; Quaresima (sei settimane di preparazione), Pasqua, tempo pasquale (50 giorni) con le feste dell’Ascensione e di Pentecoste; tempo ordinario (da 24 a 28 domeniche che intercorrono tra la Pentecoste e l’Avvento).
Nel Messale e nel Breviario l’a. liturgico ha inizio con la 1a domenica di Avvento. Nella Chiesa di Oriente, per es. presso i Greci, inizia con il 1° settembre, da essi ritenuto il giorno in cui fu creato il tempo. Presso le liturgie latine non romane ha uno svolgimento uguale a quello della liturgia romana, con alcune particolarità proprie (per es., nella liturgia ambrosiana le domeniche dopo Pentecoste sono classificate con altre denominazioni).