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anchilostoma

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Genere di Nematodi Strongilidi della famiglia Ancilostomatidi. Ancylostoma duodenale Parassita dell’intestino tenue dell’uomo diffuso nelle regioni calde, è cilindrico, bianco-roseo, lungo 8-13 mm; ha una capsula boccale con due serie di denti chitinosi e due laminette taglienti (lamine faringee) sul fondo, nella quale sboccano i condotti di due ghiandole dal secreto anticoagulante. Le uova, emesse con le feci, si sviluppano nel terreno umido e nelle pozzanghere. Da esse escono larve rabditoidi che, trasformatesi in larve strongiloidi infestanti, penetrano nell’ospite per via orale o, soprattutto, attraverso la pelle e per i vasi linfatici giungono nel circolo sanguigno; pervenute nel polmone entrano negli alveoli, risalgono le vie aeree e cadono nell’esofago; da qui giungono all’intestino tenue (duodeno e digiuno), dove si attaccano per mezzo della potente armatura boccale alla mucosa, del cui epitelio si nutrono. La malattia causata da Ancylostoma duodenale, insieme con la specie affine Necator americanus, è chiamata anchilostomiasi (o anche uncinariosi o anemia dei minatori). Colpisce minatori, lavoratori in galleria, fornaciai, risaioli, contadini di regioni sottosviluppate. Provoca anemia progressiva, accompagnata da disturbi digestivi. Si hanno spesso appetito accresciuto (bulimia), dolori, stitichezza o diarrea mucosa o emorragica, edemi, disturbi nervosi vari. La diagnosi si fonda sull’esame parassitologico delle feci. La profilassi richiede l’isolamento dei malati e una serie di misure igieniche rivolte a evitare sia l’inquinamento del suolo con le feci, sia la contaminazione del cibo e dell’acqua potabile.

Vedi anche
oligoemia In medicina, diminuzione della massa sanguigna circolante (detta anche, ipovolemia), conseguente a improvvise perdite di sangue; impropriamente usato come sinonimo di anemia. diarrea Emissione di feci liquide o semiliquide, che ha luogo di solito in più scariche giornaliere, o anche in un’unica evacuazione. Può essere provocata da numerose cause: errori dietetici, abnormi fermentazioni e putrefazioni, enteriti, coliti e altre malattie intestinali, intossicazioni, stati neurotici ... feci Gli escreti intestinali. Sono normalmente costituite dai residui della digestione, batteri, acqua, muco e, in minor misura, da cellule epiteliali, pigmenti biliari modificati, enzimi. In condizioni patologiche, nelle feci possono essere presenti anche parassiti o loro uova, accumuli di muco, microrganismi ... larva mitologia Nome che gli antichi Romani davano agli spiriti errabondi dei morti che in vita erano stati malvagi; Apuleio la considera una categoria particolare di Lemuri, dai quali, però, le larva si distinguono perché emergono improvvisamente a terrorizzare i viventi al di fuori di qualsiasi regola festivo-calendariale. ...
Categorie
  • PATOLOGIA ANIMALE in Zoologia
  • SISTEMATICA E ZOONIMI in Zoologia
  • PATOLOGIA in Medicina
Tag
  • INTESTINO TENUE
  • ANCHILOSTOMIASI
  • VASI LINFATICI
  • PROFILASSI
  • PARASSITA
Vocabolario
anchilòstoma
anchilostoma anchilòstoma s. m. [lat. scient. Ancylostoma, comp. di ancylo- «anchilo-» e -stoma] (pl. -i). – Genere di vermi nematodi, cui appartiene l’a. duodenale (lat. scient. Ancylostoma duodenale), diffuso nelle regioni calde, parassita...
scleròstoma
sclerostoma scleròstoma s. m. [comp. di sclero- e -stoma] (pl. -i). – In parassitologia, altro nome dell’anchilostoma duodenale, parassita dell’intestino dell’uomo.
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