Acido bibasico ottenuto esterificando un ossidrile della glicerina con una molecola di acido fosforico; esiste in due forme isomere: l’acido α, otticamente attivo, formula CH2OHCHOHCH2OPO3H2, e quello β, inattivo, formula CH2OHCH(OPO3H2)CH2OH. Il prodotto del commercio, miscela dei due isomeri, è un liquido sciropposo, inodore, incolore, solubile in acqua e alcol, che si ottiene per reazione della glicerina con acido fosforico; impiegato nella fabbricazione dei glicerofosfati. Una miscela degli acidi α- e β-g. è ottenuta per idrolisi della lecitina.
In biochimica, l’acido glicero-3-fosforico rappresenta il composto di partenza della biosintesi dei di- e trigliceridi e dei fosfogliceridi. Inoltre, il passaggio dell’acido glicero-3-fosforico dal citoplasma all’interno dei mitocondri è utilizzato per il trasferimento accoppiato di equivalenti riducenti necessari per il funzionamento della catena di trasporto degli elettroni.
Il glicerofosfato è sale dell’acido glicerofosforico, di formula generale (OH)2C3H5PO4Me2, con Me metallo monovalente. Ne esistono due forme isomere, α e β, derivanti dagli acidi α- e β- glicerofosforici. L’enzima che agisce sul glicerofosfato è la glicerofosfatasi, presente in alcuni semi (soia, ricino) e nell’intestino.