(o vegetarismo) Ogni concezione dietetica, o regime alimentare, che prescrive o raccomanda un’abituale, assoluta astensione dagli alimenti di origine animale (in primo luogo prodotti carnei o ittici) in base a presupposti o dettami di natura etica, religiosa, igienica ecc. Le radici teoriche del v. andrebbero ricercate, per la cultura occidentale, in Pitagora, le cui idee però avrebbero risentito dell’ancor più antico pensiero orientale.
Nell’ambito del v. è possibile distinguere modelli alimentari alquanto diversi, anche se nello statuto della Vegetarian society (Londra, 1847) si parla indistintamente di ‘vegetariani’. Fra questi, in seguito, si sono costituiti vari gruppi di aderenti che diversamente interpretano il v.: i latto-ovo-vegetariani, che includono nel loro vitto i prodotti lattiero-caseari; i latto-vegetariani che, a differenza dei precedenti, si astengono anche dalle uova; i vegetalisti (o vegan o vegani o veganiani), che escludono ogni prodotto di origine animale incluso il miele. A questi ultimi appartiene il ristrettissimo novero dei cosiddetti fruttisti, fautori di una alimentazione esclusivamente frugivora, ritenuta assolutamente improponibile da tutti i nutrizionisti e i medici.
Data l’indeterminatezza del termine in questione, non è agevole formulare un giudizio meditato sull’adeguatezza nutrizionale dei vari modelli di alimentazione vegetariana, soprattutto quando si prendono in considerazione certe fasce di età (bambini, adolescenti, vecchi), alcune condizioni fisiologiche (gravidanza, allattamento, menopausa) e morbose che richiedono un mirato soddisfacimento dei fabbisogni nutritivi. In linea teorica, i rischi di carenza nutrizionale connessi al v. riguardano vari fattori nutritivi. Nella maggior parte dei soggetti sani, il regime latto-ovo-vegetariano può consentire di mantenere un buono stato di nutrizione, con la sola riserva nei confronti di un moderato rischio di anemia. Infatti, il ferro di provenienza vegetale (ferro ‘non eminico’) ha scarsa biodisponibilità, a differenza del ferro eminico, presente nelle carni e nei prodotti ittici. Il medesimo rischio sussiste in caso di alimentazione latto-vegetariana, oppure rigorosamente vegetalista, nel qual caso sussistono altri rischi nutrizionali (carenza di calcio, di amminoacidi essenziali, di vitamina B12), prevenibili solo con meditati e complessi accorgimenti dietetici.
Vegan back Sindrome neurologica, osservata in vegetalisti, dovuta a lesioni degenerative irreversibili dei cordoni posteriori del midollo spinale e attribuita a carenza di vitamina B12.