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vampiro

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vampiro antropologia Nelle leggende e credenze popolari, creatura demoniaca, che torna a rivivere ogni notte e, uscendo dalla propria tomba, aggredisce persone vive per succhiarne il sangue dal collo attraverso le ferite prodotte dai due canini lunghi e aguzzi.

La credenza nei v. è diffusa in vaste aree del mondo, dall’Europa centrale e orientale (in particolare tra i popoli slavi e nella Transilvania) fino alla Cina, ed è documentata nelle antiche civiltà di Babilonia, dell’Egitto e della Scandinavia. Nella sua caratterizzazione vera e propria, rispondente alle tradizioni europee slave e balcaniche, il v. è un individuo che una volta morto mantiene incorruttibile il proprio cadavere alimentandolo di sangue umano, mentre le sue vittime diventano a loro volta v.; ha vari poteri eccezionali (magici) quali l’invulnerabilità e la metamorfosi (in lupo, nebbia ecc.), ma può esercitarli solo dal tramonto all’alba; di giorno giace inerte nella sua tomba ed è questo il solo periodo in cui può essere annientato con tecniche più o meno complesse (per es., piantandogli un palo nel cuore). La realtà del v. è quindi d’ordine magico e il fatto che la sua presenza sia avvertita mettendo in moto la categoria del sovrannaturale fa includere la figura nell’ambito dei fatti religiosi. Lo stato di v. è un intervallo che si apre tra la vita e la morte e che è destinato a durare indefinitamente rendendo impossibile l’attuarsi delle condizioni previste dalla soteriologia; sotto questo aspetto, formulabile solo su un piano più dottrinario, il v. è entrato a far parte della letteratura occultistica. Nelle tradizioni a carattere leggendario le figure di v. tendono a identificarsi con personaggi di rango molto elevato (Conte Dracula): il fatto non è casuale se si tiene presente che nell’ampia rassegna di modalità arcaiche di pensiero nel Medioevo europeo è frequentemente rappresentata l’associazione di magia e sovranità.

Le tenebrose superstizioni legate alle figure di v. hanno richiamato l’attenzione di vari poeti romantici, tra cui G. Byron ed E.T. A. Hoffman; ma l’opera letteraria che ha reso particolarmente celebri le credenze relative ai v. è il romanzo gotico di Bram Stoker, Dracula (1897), ambientato in Transilvania, che ha fornito materia per più di un soggetto cinematografico (tra i più noti: Nosferatu il vampiro, di F.W. Murnau, 1922; Vampyr-Il Vampiro, di C.T. Dreyer, 1931; Dracula, di T. Brown­ing, 1931; Nosferatu principe della notte, di W. Herzog, 1978; Dracula, di F.F. Coppola, 1992; Intervista col vampiro, di N. Jordan, 1994). psicologia Vampirismo Grave perversione sessuale che rappresenta un caso particolare di necrofilia: la vittima viene violata dopo essere stata uccisa ed eventualmente scempiata. zoologia Nome comune delle 3 specie (Desmodus rotundus, Diaemus youngi, Diphylla ecaudata) di Mammiferi Chirotteri Fillostomidi rappresentanti della sottofamiglia Desmodontini, diffusi nell’America centro-meridionale. Sono pipistrelli che si nutrono di sangue, soprattutto di Mammiferi, anche domestici, che mordono durante il sonno: dopo averne inciso la cute con i denti incisivi aguzzi e taglienti lambiscono il sangue che è mantenuto fluido grazie alle sostanze anticoagulanti contenute nella saliva. Sebbene le quantità di sangue ingerite da un individuo non siano tali da provocare danni all’ospite, i v. sono pericolosi perché possono trasmettere la rabbia. Altre specie di Fillostomidi, come Vampyrum spectrum del Brasile e della Guiana, sono ritenute a torto succhiatrici di sangue: in realtà sono insettivore e frugivore.

Vedi anche
Dracula Personaggio di opere letterarie (soprattutto del romanzo Dracula, pubblicato nel 1897 da B. Stoker) e cinematografiche (da F.W. Murnau e C.T. Dreyer a F.F. Coppola). Fu il soprannome (Dracul  "il diavolo") del principe romeno Vlad II. Dalla fama di crudeltà di questo principe e del figlio Vlad l'Impalatore ... Christopher Lee (propr. Carandini Lee). - Attore inglese (Londra 1922 - ivi 2015). Attivo nel cinema britannico fin dagli anni Quaranta, deve la sua fama soprattutto al personaggio di Dracula che ha interpretato numerose volte. Tra i suoi film: Horror of Dracula (Dracula il vampiro, 1957); The two faces of Dr. Jekyll ... cannibalismo antropologia L’uso di cibarsi di carne umana (anche detto antropofagia). Abbastanza diffuso presso varie società primitive (Africa centrale e centro-meridionale, alcune zone dell’Asia sud-orientale e insulare, Oceania, Amazzonia ecc.), almeno nelle sue forme di massima intensità è fenomeno relativamente ... Tim Burton Regista, sceneggiatore e produttore statunitense (n. Burbank 1959). Appassionato sin dall'infanzia di cartoni animati e di classici del cinema fantastico e horror, ha cominciato a lavorare alla Disney alla fine degli anni Settanta, collaborando alla realizzazione di lungometraggi. Dopo aver diretto il ...
Categorie
  • FOLKLORE E TRADIZIONI POPOLARI in Scienze demo-etno-antropologiche
  • SISTEMATICA E ZOONIMI in Zoologia
  • PSICHIATRIA in Medicina
Tag
  • EUROPA CENTRALE
  • ROMANZO GOTICO
  • TRANSILVANIA
  • SOTERIOLOGIA
  • ANTROPOLOGIA
Altri risultati per vampiro
  • VAMPIRO
    Enciclopedia Italiana (1937)
    Angelo SENNA Raffaele CORSO . Nome dato a diverse specie di Pipistrelli cui si attribuì il costume di aggredire durante il sonno uomini e animali per succhiarne il sangue. Le prime notizie di pipistrelli sanguivori si hanno nelle relazioni dei viaggi nell'America intertropicale di Ch.-M. de La Condamine, ...
Vocabolario
vampiro
vampiro s. m. [dal serbo e croato vampir, attraverso il fr. vampire; come termine di zoologia, è stato introdotto dal naturalista fr. G.-L. Buffon nel 1761, con riferimento alle abitudini di questi pipistrelli]. – 1. a. Nelle leggende e...
vampirismo
vampirismo s. m. [der. di vampiro]. – 1. Nelle tradizioni popolari, nella letteratura, nel cinema, l’essere un vampiro, il comportarsi da vampiro: storie, racconti di v.; la fortuna del v. nel cinema dell’orrore, nella narrativa nera. 2....
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