topinambur Pianta erbacea perenne (Helianthus tuberosus; v. fig.), della famiglia Asteracee, originaria dell’America. È alta circa 2 m, con foglie ovate, ampie, ruvide, e fiori gialli riuniti in capolini in corimbo, di 3-7 cm di diametro. Dal breve rizoma si originano numerosi stoloni, che s’ingrossano a formare tuberi alquanto irregolari, più o meno rossi all’esterno, a polpa bianca o gialla, con sapore dolciastro, ricchi di inulina e privi di amido. I tuberi si prestano all’alimentazione umana e specialmente animale (benché non abbiano il valore nutritivo delle patate), nonché alla fabbricazione di alcol e di sciroppi; la pianta verde si presta per uso foraggero. Il t. contiene idrati di carbonio costituiti da fruttosani che per idrolisi danno fruttosio; è molto rustico e produttivo, ma ha limitata diffusione nella grande coltura, perché i suoi tuberi infestano il terreno. Si moltiplica per mezzo dei tuberi interi ed è coltivato anche per ornamento in tutte le regioni temperate.