tono fisica In elettroacustica, regolatore (o comando o controllo) di t. di un amplificatore elettroacustico, l’organo (solitamente un potenziometro) mediante il quale si regola la risposta di frequenza dell’amplificatore esaltando il guadagno di questo in corrispondenza delle basse o delle alte frequenze (t. bassi e t. alti). medicina T. cardiaci Caratteristici fenomeni acustici legati all’attività cardiaca e percepibili all’auscultazione. I t. normali sono comunemente due, distinti in primo e secondo: il primo, lungo, grave, oscuro, coincide con la prima parte della sistole ventricolare e la chiusura delle valvole atrioventricolari; il secondo, più breve, alto e chiaro, corrisponde alla chiusura delle valvole semilunari e alla fine della sistole ventricolare; i due t. sono separati da un brevissimo periodo di silenzio detto piccola pausa; tra il secondo t. e il primo t. della rivoluzione cardiaca successiva si verifica una fase più lunga di silenzio, o grande pausa. Oltre ai t. normali si possono auscultare, in diverse condizioni, anche dei t. aggiunti, che comprendono: il terzo t. fisiologico, riscontrabile in soggetti per lo più giovanissimi, nei quali non ha alcun significato patologico ed è rappresentato da un t. sordo che segue al secondo t.; lo schiocco di apertura della valvola mitrale, rumore aspro e sonoro che segue il secondo t. e si avverte in caso di sclerosi della valvola; e gli abnormi t. aggiunti, in fase diastolica, che conferiscono al ritmo cardiaco un caratteristico andamento detto ritmo di galoppo, per lo più di significato patologico (per es. scompenso cardiaco). T. muscolare Lo stato di parziale e continua contrazione delle varie masse muscolari, che permette la conservazione di una determinata posizione del corpo nello spazio e di una parte del corpo rispetto ad un’altra (t. posturale); il t. dei muscoli estensori è detto anche antigravitario, perché, mantenendo le articolazioni in estensione, si oppone alla forza di gravità, garantendo la stazione eretta. Il t. muscolare è il prodotto di un’attività riflessa, destata da particolari formazioni: i fusi neuromuscolari, dislocati nei punti in cui le fibre muscolari si continuano in quelle tendinee, che sono sensibili allo stiramento e al rilasciamento esercitato dai muscoli; i recettori situati nei muscoli, nei tendini e nelle articolazioni della colonna cervicale, che sono sollecitati dalle variazioni della posizione del capo rispetto al corpo; i recettori otolitici, che sono stimolati dai mutamenti di posizione del capo nello spazio. I fusi neuromuscolari armonizzano la funzione dei motoneuroni gamma, che agiscono sulla componente muscolare del fuso, con i motoneuroni alfa; sono costituiti essenzialmente da un fascetto di esili fibre muscolari (fibre intrafusali) e da fibre nervose propriocettive che dal fuso, dove sono avvolte a spirale attorno al fascetto muscolare (fibre anulo-spirali), raggiungono il midollo spinale e vi penetrano con le radici posteriori, articolandosi con i motoneuroni alfa delle corna anteriori. L’accorciamento o l’allungamento delle fibre intrafusali, determinato dall’attivazione o dall’inibizione dei motoneuroni gamma, fanno aumentare o diminuire la loro sensibilità allo stiramento e inducono un’analoga variazione nella scarica centripeta delle fibre propriocettive che, a sua volta, rinforza o riduce la scarica dei motoneuroni alfa con cui esse sono articolate. Alla regolazione di quest’attività riflessa partecipano strutture situate a livelli più elevati nel tronco dell’encefalo, nella corteccia cerebrale e nel cervelletto. Funzione tonotropa è la capacità di un organo muscolare di mantenere e modificare il proprio t. muscolare: si riferisce in particolare al miocardio, che può adattare il t. alle variabili esigenze della massa sanguigna che penetra nelle cavità cardiache. musica Intervallo della scala (seconda maggiore), costituente la distanza più grande intercorrente fra due gradi congiunti di essa (per es., do-re, re-mi); la distanza più breve, contenuta per es. nel grado congiunto mi-fa, prende il nome di semitono. Nel sistema musicale tonale, le scale diatoniche comprendono una successione di 5 t. e 2 semitoni, diversamente distribuiti a seconda che la scala sia maggiore o minore.
Nel sistema medievale, nome dato alle forme melodiche sulle quali si cantavano, per norma rituale, le varie parti dell’Ufficio. Tonario è la raccolta di canti tradizionali della Chiesa cattolica, ordinati secondo i vari toni.
Sinonimo di tonalità (➔).