Nome con cui in un articolo dello Spectator (1954) fu designato un indirizzo letterario rappresentato da alcuni poeti inglesi degli anni 1950. Il manifesto del gruppo seguì nel 1956 con l’introduzione di R. Conquest all’antologia New Lines che raccoglieva versi di 9 poeti (E. Jennings, J. Holloway, P. Larkin, T. Gunn, K. Amis, D.H. Enright, D. Davie, J. Wain, R. Conquest). I poeti del M., con marcate differenze individuali, rivelavano il comune intento di reagire alla poesia politicamente o filosoficamente impegnata degli anni 1930, al neoromanticismo del dopoguerra e alla poesia metaforica di D. Thomas. Altro elemento comune era una preoccupazione formale non fine a sé stessa, nata da un’esigenza di sincerità estrema. Nel 1963 Conquest, nell’introduzione all’antologia New Lines 2, faceva il punto sulle polemiche sorte intorno al gruppo e rivendicava la discendenza dei nuovi poeti dalla migliore tradizione della poesia inglese.