Poeta e critico inglese (Barnsley 1922 - Exeter 1995), autore di importanti opere critiche (Purity of diction in English verse, 1952; Articulate energy: an enquire into the syntax of English poetry, 1955; Ezra Pound, poet as sculptor, 1964; The Augustan lyric, 1974; A gathered church: the literature of the English dissenting interest 1700-1930, 1978; Dissentient voice, 1982).
Laureatosi a Cambridge, ha prestato servizio nella marina dal 1941 al 1946. Dopo aver insegnato letteratura inglese nell'università dell'Essex, nel 1968 si trasferì negli Stati Uniti dapprima presso la Stanford University (1968-78) poi alla Vanderbilt University di Nashville (1978-88); nel 1988 fece ritorno in Inghilterra.
Nei suoi primi lavori poetici (Brides of reason, 1955) D. espresse il tono di una generazione disincantata non soltanto nei confronti della politica, dell'ideologia, della storia, ma anche nei confronti della poesia. Successivamente si ispirò ai poeti dell'età augustea e ad autori quali Pound, Pasternak e Y. Winters, conquistando uno stile di classica modernità. Nel 1988 pubblicò la raccolta To scorch or freeze: poems about the sacred, una riflessione poetica sui Salmi in un contesto moderno. Il suo interesse per i temi religiosi è testimoniato anche dal volume antologico The New Oxford book of Christian verse, da lui curato nel 1981. Tra le sue opere più significative: A winter talent (1957); The forests of Lithuania (1959); Six epistles to Eva Hesse (1970); In the stopping train (1977): Three for water-music (1981); Czesław Miłosz and the insufficiency of lyric (1986), dedicato al premio Nobel polacco; Under Briggflatts: a history of poetry in Great Britain, 1960-1988 (1989); Slavic excursions (1990), in cui sono confluiti i suoi apporti alla slavistica con studi e traduzioni; The eighteenth-century hymn in England (1993). La sua opera poetica è raccolta in Collected poems (1990).