tassidermia Tecnica di preparare, a scopo scientifico, le pelli degli animali in modo da renderne possibile la conservazione, e di imbottirle dando loro l’aspetto e l’atteggiamento degli animali vivi. Talvolta il termine viene esteso anche alla preparazione degli invertebrati, le cui spoglie vanno trattate diversamente da quelle dei Vertebrati.
La t. è nata e si è sviluppata con i grandi musei di scienze naturali. Consiste essenzialmente nello spellare l’animale, spalmarne la pelle, internamente, con sostanze conservative (per es., sapone arsenicale) e ‘montare’ la pelle così preparata su un’imbottitura o su un modello, in genere di materiali plastici retti da sostegni metallici, che imitano le forme dell’animale vivo. Gli scheletri da preparare si fanno imbiancare e le varie ossa si legano in connessione anatomica.
Gli invertebrati e alcuni Vertebrati (Anfibi, Pesci) si conservano meglio in liquidi (alcol, formalina); alcuni Artropodi e specialmente gli insetti si conservano bene a secco, infilzati su spilli, custoditi poi in apposite scatole entomologiche.