• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Streptomicetacee

Enciclopedia on line
  • Condividi

Streptomicetacee Famiglia di Actinomiceti, distinta per il micelio che non si frammenta; comprende il genere Streptomyces cui appartengono più di 70 specie per lo più saprofite viventi nel terreno, più di rado parassite; le più note sono quelle che forniscono antibiotici, come Streptomyces griseus, Streptomyces olivaceus, Streptomyces albus, Streptomyces lavendulae.

Soprattutto da Streptomyces griseus è elaborata la streptomicina, isolata nel 1944 da S.A. Waksman, A. Schatz e A. Bougie. Ha formula C21H39N7O12 ed è costituita da 3 frammenti ciclici (2 a 6 atomi e 1 a 5), uniti tra loro mediante legami gliceridici. Sia come base libera sia sotto forma di cloridrato e di solfato, è solubile in acqua; la base è insolubile nei solventi organici. Sia la streptomicina sia la diidrostreptomicina (anch’essa dotata di attività antibiotica, ma più sensibile agli agenti ossidanti e riducenti) sono abbastanza stabili e resistenti all’azione di molti enzimi. La streptomicina ha avuto grandissima importanza in quanto è stata, tra il 1947 e il 1952, l’unico agente altamente attivo nei confronti della tubercolosi, ma il suo impiego, anche sotto forma di derivati, si è sensibilmente ridotto con la scoperta di altri antibiotici e di chemioterapici che hanno la stessa azione ma sono meno tossici e più difficilmente inducono nei microrganismi fenomeni di resistenza (streptomicinoresistenza); in associazione con altri farmaci viene tuttavia ancora usata, sotto forma di sali e di derivati, nel trattamento delle forme più gravi di tubercolosi (tubercolosi miliare e meningite tubercolare), nel trattamento di particolari infezioni (tularemia, peste) e in quello della endocardite batterica e della brucellosi. La streptomicina uccide selettivamente i batteri e non le cellule eucariotiche, perché si lega specificamente alla subunità minore del ribosoma batterico (subunità 30S); inibisce in tal modo la formazione del legame del primo RNAt con il sito P nella fase di inizio della sintesi proteica (➔ proteine). La streptomicinodipendenza è la dipendenza di un microrganismo dalla streptomicina: è un fenomeno strettamente correlato alla streptomicinoresistenza, in grado di dar luogo a gravi conseguenze in alcune situazioni cliniche.

Vedi anche
chemioterapia Ramo della terapia che studia l’impiego di farmaci sintetici nella cura delle malattie infettive; per estensione, la cura di affezioni di altra natura con prodotti di sintesi (chemioterapia delle elmintiasi, chemioterapia dei tumori ecc.). Compito fondamentale della chemioterapia è la ricerca e la preparazione ... legami intramolecolari Legami tra gli atomi di una stessa molecola. In particolare, con questa locuzione si indicano i legami di tipo debole (per es., legami idrogeno) che si instaurano tra atomi, anche molto distanti tra loro, di una macromolecola, contribuendo alla formazione della loro struttura quaternaria. antibiotico Sostanza prodotta da microrganismi e capace d’agire su altri microrganismi (o su cellule viventi) inibendone la crescita o distruggendoli (azione di antibiosi). Il fatto che prodotti batterici potessero svolgere un’azione antibiotica era noto sin dai primi tempi della batteriologia, ma sono stati l’isolamento ... eziologia In generale, parte di una scienza che indaga le cause di una determinata classe di fenomeni. ● In particolare, in medicina, lo studio delle cause delle malattie o, impropriamente, la causa stessa. Mentre alcune volte la condizione morbosa è legata a una sola causa (ereditaria, infettiva ecc.), più spesso ...
Categorie
  • MICROBIOLOGIA in Biologia
Tag
  • SINTESI PROTEICA
  • STREPTOMICINA
  • MICRORGANISMO
  • ACTINOMICETI
  • ENDOCARDITE
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali